Mag 16, 2018 | Notizie
«Come si può festeggiare la famiglia nel nostro Paese? I dati che il Forum Famiglie ha in mano indicano che c’è poco da gioire: nel 2017 il saldo nascite-morti ha fatto registrare -183mila unità, ennesimo record negativo, con appena 464mila bebè, il 2% in meno rispetto al già asfittico 2016. Eppure, in Italia ci sono otto giovani famiglie su dieci che vorrebbero fare almeno due figli, ma non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Non solo: quattro mamme su dieci rinunciano al lavoro perché inconciliabile con la crescita dei figli, ciascuno dei quali, dalla nascita alla maggiore età, costa 170mila euro: praticamente quanto una Ferrari». È il messaggio che il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo ha lanciato ieri in occasione della Giornata internazionale della famiglia istituita dall’Onu.
Pensando alla Puglia, il dato non è molto diverso. Nella sola città di Bari, negli ultimi 15 anni, i nuovi nati sono diminuiti di circa 800 unità, passando dai 3.065 del 2002 ai 2.260 attuali, i bambini tra 0 e 3 anni sono calati di circa 1.700 unità e i giovani tra i 15 e i 34 anni di ben 22mila (tra meno nascite ed emigrazione netta)! Le famiglie con cinque o più componenti erano il 22% nel 1981, sono attualmente poco più del 5% del totale; mentre il 24% della popolazione è composta da over 65. Una tendenza che sembra propensa ad accentuarsi nel prossimo decennio, con evidenti implicazioni di carattere sociale, economico, relazionale, di impatto sui bilanci pubblici e sulla domanda e offerta di servizi di welfare.
«Il Forum Famiglie è preoccupato – ha sottolineato De Palo – perché l’Italia continua a rimanere fanalino di coda in Europa nel numero di figli per madre, con una media di 1,34 e una maternità sempre più tardiva. I nuclei familiari italiani non si sentono garantiti dal punto di vista fiscale, lavorativo, sanitario, di Welfare. Eppure sono tante le coppie che sognano una famiglia con figli, ma i nostri dati mostrano che chi mette al mondo tre o più bambini rischia di diventare povero il doppio rispetto a chi non ne ha.
Ecco perché il Forum delle associazioni familiari manda un messaggio chiaro al nascente Governo: per poter trasformare in realtà il Patto per la natalità c’è bisogno di un Ministro dedicato esclusivamente alle politiche per la famiglia, l’unica soluzione per invertire la rotta e far terminare il peggiore inverno demografico della nostra storia, ridando fiducia e un futuro all’Italia. Allora sì che potremo festeggiare».
Mag 4, 2018 | Notizie
«Le italiane vorrebbero due figli (di media 1,85), ma ne mettono al mondo 0,8 ciascuna, perché le condizioni generali non consentono più di tanto». Parola del professor Gian Carlo Blangiardo, ordinario di Demografia all’Università Bicocca di Milano, intervenuto ieri al Tavolo sulla Denatalità organizzato dal Forum delle Famiglie di Puglia. «Nel 2015 la mortalità nel nostro Paese è aumentata di 50mila unità – ha proseguito il professore -, un picco ripresentatosi poi nel 2017, emblema di una nazione in cui le persone anziane più fragili non sono in grado di curarsi». In questa situazione drammatica, «gli immigrati sono una boccata d’aria, ma non risolvono il problema, perché gli stranieri incontrano le stesse difficoltà – se non maggiori – degli italiani a mettere su famiglia».
Qual è la soluzione? Riappropriarsi del proprio futuro e dell’ottimismo nei confronti di quel futuro che nel nostro Paese, seguìto in Europa solo dalla Grecia, è ai minimi storici. In questo un indirizzo concreto devono darlo la politica e le istituzioni regionali e nazionali, che a volte latitano. Disponibilità a collaborare è stata data dall’assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, che ha promesso «un impegno ancora maggiore nel ricordo dell’amico Totò Negro, affinché la sua opera possa proseguire». Hanno dimostrato interesse al tema anche i consiglieri regionali Domenico Damascelli, Ignazio Zullo e Nicola Marmo, presenti all’evento, e Paolo Pellegrino, Saverio Congedo e Sabino Zinni che, impossibilitati a intervenire, hanno inviato il loro saluto.
«Condividiamo l’idea del Forum di una Legge regionale sul benessere della famiglia, intendendola come destinataria degli interventi nel suo complesso e non nei suoi singoli elementi», ha ribadito il segretario regionale Cisl Enzo Lezzi, proponendo anche l’introduzione graduale del cosiddetto Fattore Famiglia, «perché la Puglia ha bisogno di giovani e di giovani famiglie, che non devono essere considerate un problema, ma una risorsa».
Non sono mancate anche le proposte provenienti dalle associazioni aderenti al Forum, impegnate da sempre in prima linea.
«Bisogna riprendere il cammino sulla via dell’accoglienza», ha detto Angela De Girolamo di “Famiglia per tutti”, richiamando l’impegno assunto dalla Regione Puglia con la sottoscrizione del Patto “Donare Futuro” e auspicando al contempo la nascita di un Osservatorio regionale su adozione e affido, «per non continuare a lavorare sempre in emergenza». Le ha fatto eco Antonio Gorgoglione, referente Ai.Bi. Puglia. «In Italia – ha detto – ci sono circa 5.400.000 coppie senza figli, eppure le adozioni sono in costante calo (-46% negli ultimi 10 anni). Costano troppo? Sì, ma non è solo questo. Ci vuole una vera e propria riforma culturale». Facendo un mero calcolo economico, «un bambino in una casa famiglia ci costa 30mila euro l’anno; con l’affido la spesa si abbatte fino al 90%, con l’adozione diventa pari a zero per l’intera comunità». Questo se non si vuole considerare che «un figlio adottato rinasce, perché di abbandono si muore, spesso nel silenzio e nella solitudine».
Infine, Denise D’Amato di FederVita e Michela Di Gennaro di CFC (Confederazione italiana consultori familiari di ispirazione Cristiana) hanno relazionato rispettivamente sull’applicazione della Legge 194/74 a 40 anni dalla sua emanazione, ricordando che essa è nata «a tutela della maternità»; e sul ruolo fondamentale dei consultori «nell’offrire alle donne tutti gli aiuti necessari durante e dopo la gravidanza, per consentire loro una vera libertà di scelta».
Tra le idee condivise, la creazione di un Albo regionale delle associazioni che lavorano in quest’ambito, l’erogazione di un sussidio per le famiglie in difficoltà fin dai primi mesi di gestazione e la gratuità delle prestazioni sanitarie in gravidanza (così come è gratuita la sua interruzione), in modo da riconoscerne anche il valore sociale.
Un esempio virtuoso a livello locale l’ha dato il giovane sindaco di Rignano Garganico, il 28enne Luigi Di Fiore, che ha deciso di rimboccarsi le maniche in prima persona per ridare speranza ai 2000 abitanti del suo piccolo paese, dove «nel 2016 sono nati solo 6 bambini, sette nel 2017. Quest’anno ne attendiamo tra i 14 e i 18, per noi un dato straordinario».
Il prossimo appuntamento con i tavoli monotematici itineranti propedeutici alla Conferenza regionale della Famiglia sarà a Taranto, dove si parlerà di lavoro.
Apr 11, 2018 | Notizie
Continuano negli istituti che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa con il Forum provinciale di Lecce gli incontri del progetto “Immìschiati a scuola”. Lunedì è stata la volta del I circolo “Principe di Piemonte” di Maglie, ieri dell’iiss “E. Medi” di Galatone.
«Sono stati due incontri fruttuosi – spiega la presidente del Forum Lecce Maria Assunta Corsini -, che hanno analizzato, con metodologia laboratoriale, lo spinoso problema della relazione dei giovani col web, “luogo” che per loro rappresenta un vero e proprio ambiente d’apprendimento, purtroppo costellato di potenziali rischi».
Le soluzioni? Non ci sono ricette, ma c’è la proposta del costante accompagnamento dei minori fatto di relazioni significative, rigorose ma allo stesso tempo flessibili e pronte a negoziare – e rinegoziare – le regole del gioco.
Adulti più sicuri di sé e corresponsabili, impegnati nella costruzione di un’alleanza educativa tra famiglia e scuola, sono l’unico strumento di prevenzione rispetto alle numerose fragilità che caratterizzano l’età evolutiva. E questi adulti devono essere i genitori, i docenti e i dirigenti scolastici. Ecco l’obiettivo dichiarato di “Immìschiati a scuola”, giunto alla sua seconda annualità, che in questo contesto propone e sperimenta con successo un metodo di approccio collaborativo.
Mar 21, 2018 | Notizie
Un protocollo d’intesa già sottoscritto da otto istituti della provincia di Lecce. È quello proposto dal Forum provinciale delle associazioni familiari, naturale prosecuzione del progetto “Immìschiati a scuola”, che torna per il secondo anno consecutivo.
L’obiettivo dichiarato è «sollecitare le famiglie alla partecipazione attiva e responsabile alla vita scolastica dei propri figli», spiega la presidente del Forum di Lecce Maria Assunta Corsini, specie in un momento storico in cui il rapporto tra genitori e insegnanti è talmente deteriorato da finire spesso sulle pagine di cronaca. «Il buon senso comune è sufficiente per comprendere l’urgenza di ri-annodare legami incrinati e spesso compromessi, che hanno inevitabilmente una ricaduta negativa sullo sviluppo della personalità dei ragazzi».
Attraverso il documento si intende promuovere insieme il coinvolgimento attivo delle famiglie nella governance scolastica, anche attraverso la candidatura dei genitori negli organi collegiali. È prevista inoltre l’organizzazione – non onerosa per gli istituti – di eventi di informazione e formazione su diritti e doveri delle componenti scolastiche e su temi educativi, quali il rapporto genitori-figli e l’educazione socio-affettivo-relazionale in età adolescenziale.
«Quest’anno i Dirigenti scolastici della rete hanno chiesto al Forum di poter affrontare insieme il problema ormai attualissimo del ruolo dei genitori (e della scuola) nell’accompagnare i ragazzi a un uso consapevole del web», prosegue la presidente Corsini. E il Forum non si è certo tirato indietro. «Nelle scuole della rete si svilupperà la stessa tematica, secondo un format di tipo laboratoriale e conviviale, avvalendosi della collaborazione tra i membri della commissione Scuola ed Educazione del Forum provinciale e di alcuni esperti di informatica e di media education».
“Relazione genitori-figli nel digitale: rischi e opportunità”. Questo il titolo scelto per il ciclo di incontri che si terrà in tutte le scuole che hanno aderito al Protocollo. Si comincia giovedì 22 marzo nel liceo scientifico “G. C. Vanini” di Casarano, per poi proseguire nell’iiiss “G. Salvemini” di Alessano il 26. Ad aprile si prosegue nel 1° circolo “Principe di Piemonte” di Maglie il 9, nell’iiss “E. Medi” di Galatone il giorno dopo, nell’iiss “E. Vanoni” di Nardò il 17 e nell’iiss “A. De Viti de Marco” di Casarano il 26. Infine, a maggio, gli ultimi due appuntamenti nell’istituto comprensivo Polo 2 “Vittorio Bodini” di Monteroni il 3 e nell’istituto comprensivo Polo 2 di Veglie il 15.
«Ci auguriamo che l’esperienza possa “contagiare” altre scuole il prossimo anno ed entusiasmarle a impegnarsi per estendere e corroborare l’esperienza», conclude la Presidente.
Mar 10, 2018 | Notizie
#noleggeborraccinosullaborto è l’hashtag della campagna mail e social promossa dal Forum delle associazioni familiari di Puglia per dire No alla pdl sulle “Norme in materia di concreta attuazione della legge 194/78”, che, nonostante le due bocciature in Commissione, sarà discussa in Consiglio regionale martedì 13 marzo.
Associati, simpatizzanti e amici in queste ore stanno mandando una mail a tutti i consiglieri contenente una lettera in cui si chiede che la 194 venga sì applicata, ma integralmente, specie lì dove indica gli interventi preventivi che le istituzioni sono chiamate a realizzare per aiutare le donne a superare i motivi che le inducono a chiedere di abortire.
Nelle giornate di lunedì e martedì, poi, l’iniziativa si svilupperà anche attraverso la condivisione su facebook dell’hashtag, della lettera e di alcuni claim ad essa collegati sul profilo del Forum, su quelli delle sue associazioni e dei privati cittadini sensibili al tema.
Perché nella nostra regione il problema non sono i medici obiettori, né la difficoltà a praticare l’Ivg; ciò che manca è un sostegno concreto a chi vuole portare a termine una gravidanza sofferta, ma desiderata. Far fronte a questo, o almeno seriamente provarci, sarebbe davvero un bel regalo per le donne di Puglia, a meno di una settimana dalla giornata a loro dedicata.
Ecco il testo integrale della lettera
Caro Consigliere,
è davvero un’amara coincidenza che la pdl Borraccino sulle “Norme in materia di concreta attuazione della legge 194/78” giunga in Consiglio regionale il 13 marzo, solo pochi giorni dopo la Giornata internazionale della donna.
Stupisce il fatto che un testo bocciato – per ben due volte! – nelle Commissioni competenti vada ora in discussione nella maggiore assise pur essendo incostituzionale – perché propone concorsi solo per non obiettori – e soprattutto inutile, poiché, come dimostrato in audizione dal Forum delle associazioni familiari, le donne pugliesi non hanno difficoltà ad abortire, ma a portare a termine una gravidanza voluta!
La nostra regione è infatti la terza in Italia – dopo Liguria ed Emilia – per tasso di abortività volontaria ed è quella che fa registrare la più alta percentuale di ripetizione dell’Ivg, il che è chiaro segno di mancanza di politiche seriamente preventive.
Quello che chiediamo è che la legge 194 venga sì applicata, ma integralmente, specie lì dove indica con chiarezza (articoli. 2 e 5) gli interventi che le istituzioni sono chiamate a realizzare per aiutare le donne a superare i motivi che le inducono a chiedere di abortire; che una sua corretta e completa attuazione aiuti le donne in difficoltà a portare a termine gravidanze sofferte ma desiderate, a conoscere i propri diritti ed a vivere la libertà di accogliere una nuova vita.
È dunque necessario che le istituzioni si facciano carico delle preoccupazioni delle famiglie rispetto ad un futuro che oggi è quasi certamente di povertà di fronte alla prospettiva di un figlio in più; ciò continua a generare un drammatico, costante calo delle nascite.
Far fronte a questo, o almeno seriamente provarci, sarebbe davvero un bel regalo per le donne di Puglia.
Chiediamo quindi al Consiglio regionale della Puglia di NON approvare la pdl Borraccino, ma di impegnarsi per combattere la drammatica denatalità pugliese attraverso un’applicazione integrale della legge 194.
Mar 8, 2018 | Notizie
Ecco la lettera inviata ai candidati che, prima delle Elezioni, hanno sottoscritto il #pattoXnatalità proposto dal Forum delle Famiglie di Puglia. Con queste poche parole intendiamo ringraziarli per l’importante atto di responsabilità e dirgli che, se vogliono, possono continuare a darci una mano per dare speranza alla nostra regione e al nostro Paese.
“Gentile Candidato,
il Forum delle Famiglie di Puglia desidera esprimerLe gratitudine e stima per l’impegno profuso in occasione della recente campagna elettorale e in particolar modo per l’attenzione ai temi più concreti e urgenti che attanagliano la vita delle famiglie pugliesi, come la mancanza di lavoro per i giovani e per le donne, la continua emigrazione dei nostri ragazzi, la cronica ma ingravescente denatalità, il crescente invecchiamento della popolazione che rende la nostra regione una terra di vecchi e di badanti.
Senza nuove nascite e senza giovani non sarà possibile costruire futuro in questa terra, non ci sarà – come attestato da numerosi e autorevoli economisti e sociologi – ripresa economica reale e duratura, non ci saranno le condizioni per un welfare sostenibile: scuola, salute, pensioni, assistenza, saranno dimensioni rese sempre meno possibili e concrete dalla mancanza di entrate fiscali sufficienti
Il Forum delle Associazioni Familiari di Puglia continuerà a lavorare concretamente per costruire bene comune, in particolare tramite la tutela del diritto di ogni uomo e di ogni donna che lo desiderino di divenire padre e madre. Questo significa lavoro, sviluppo, politiche fiscali di conciliazione fra famiglia e lavoro, sostegno alla genitorialità, naturale, adottiva e affidataria.
Le chiediamo di continuare con noi questo impegno, a partire dalle prossime settimane.
L’aspettiamo, caro Candidato.
Con stima,
il Forum delle Associazioni Familiari di Puglia”.