Apr 19, 2019 | Approfondimenti
Per redigere il Piano regionale di politiche familiari, che sta prendendo forma a partire dalla Conferenza dello scorso novembre e dai successivi seminari di restituzione dei contributi, è indispensabile partire da una autentica “svolta culturale” nell’approccio alla famiglia, ai servizi da erogare e alle tematiche da affrontare.
La famiglia deve infatti tornare a essere considerata, ora più che mai, vera risorsa sociale, in un momento in cui criticità e fragilità minacciano questo nucleo fondamentale della società, impedendogli di generare nuovo capitale umano, e mettendo così a repentaglio il futuro della Puglia e dell’Italia.
Spesso in passato la politica ha tenuto in poco conto la grande risorsa che rappresentano le migliaia di famiglie pugliesi, che da sempre cercano di garantire ogni giorno, con fatica ma anche con gioia, il benessere dei propri componenti, persone di tutte le età. Il loro valore è testimoniato dalle innumerevoli associazioni familiari presenti nella nostra regione e dallo stesso lavoro del Forum delle famiglie di Puglia.
Nel dettaglio, nell’attuazione di programmi per la promozione dell’accoglienza familiare, è necessario scrivere una pagina nuova di solidarietà e sussidiarietà verticale e orizzontale, attuando modelli di welfare sostenibile, di comunità e della comunità, partendo dal basso, puntando a quanto le famiglie già fanno, valorizzando la loro soggettività sociale e replicando su larga scala l’attenzione e l’amore che esse mettono nella cura quotidiana dei minori accolti.
Un po’ di numeri. Nel 2016, i minori in affidamento familiare in Italia erano 14.012, di cui 1.101 (il 7,9%) in Puglia (sesta regione a livello nazionale); mentre quelli ospitati nei servizi residenziali erano 12.603, di cui 1.015 (l’8,1%) in Puglia (anche in questo caso sesta). [Fonte: Quaderni della ricerca sociale]
Nel 2018, la Regione Puglia ha effettuato un ulteriore studio (relativo al 2017) sui minori fuori famiglia (MFF) e i minori stranieri non accompagnati (MSNA), al quale hanno risposto 195 su 258 Comuni (circa il 76%). Sono stati censiti 1575 MFF e 901 MSNA. L’analisi ha evidenziato che gli stranieri – nella maggior parte appartenenti alla fascia d’età tra i 13 e i 17 anni – sono in più del 95% dei casi ospitati in comunità, mentre la metà dei minori temporaneamente allontanati dalla famiglia d’origine fruisce dei possibili percorsi di affido familiare, compreso quello diurno con famiglie di appoggio. Le strutture specializzate nell’accoglienza di minori presenti sul territorio regionale, al 31.12.2018, sono 231.
Inoltre, dei 198 minori che nell’anno di riferimento hanno terminato la fase di allontanamento, il 63% è rientrato nel nucleo familiare d’origine.
A partire da questi dati, ecco le proposte che le associazioni di famiglie accoglienti, impegnate nei percorsi di adozione e affido, fanno alla Regione Puglia, dopo averle presentate nel corso della prima Conferenza regionale sulla Famiglia del novembre scorso.
La prima è quella di uniformare su tutto il territorio regionale le modalità di lavoro dei servizi alle famiglie accoglienti con medesime prestazioni di supporto all’affido e di contrasto al dissolversi dei legami, specie in favore dei figli e del loro diritto a crescere in famiglia.
Fondamentale da questo punto di vista è dare concreto seguito alla Campagna Donare Futuro. già sottoscritta dalla Regione Puglia fin dal novembre 2017.
Cinque le priorità:
- sostegno alle adozioni difficili;
- accompagnamento all’autonomia dei neomaggiorenni;
- sostegno economico e assicurativo agli affidi familiari (pratica spesso difforme, se non del tutto assente in alcuni contesti);
- affidamento “ponte” dei bambini piccolissimi, con l’istituzione di un fondo regionale che rimborsi i Comuni per il costo dei contributi;
- creazione di tavoli regionali sull’affido familiare.
Necessario anche potenziare in rete – specie in collaborazione con le scuole – gli interventi di sostegno alla genitorialità, con particolare attenzione alle giovani coppie. A ciò si aggiungano un miglioramento generale e una maggiore diffusione di servizi all’infanzia, con tariffe, orari e periodi di apertura a misura di famiglia, che possano fare davvero la differenza, promuovendo la maternità come punto di forza per le donne che liberamente scelgono di dedicarsi ai figli.
È importante poi diffondere molto di più il marchio regionale Puglia loves family, in modo da promuovere buone prassi e standardizzare i requisiti previsti per tutti i servizi erogati alle famiglie (dalla pubblica amministrazione al turismo; dalla cultura alla ristorazione). In particolare, per quanto riguarda adozione e affido, è indispensabile definire requisiti standard nei Comuni e negli ambiti territoriali, uniformando linguaggi e prassi, con particolare attenzione al sostegno per l’affido di bambini molto piccoli e per le adozioni difficili (special need e adolescenti).
Si chiede inoltre di prevedere in ogni ambito territoriale una commissione che promuova la formazione integrata tra operatori, istituzioni e associazioni, anch’essa uniforme e standardizzata, i cui requisiti per tutti i Comuni siano definiti dalla commissione stessa; un luogo di verifica, quale un piccolo osservatorio di programmazione e raccolta dati; un tavolo permanente che funga da cabina di regia e coordinamento; nonché un Osservatorio regionale per la valutazione dei servizi e per la scelta delle azioni da promuovere nei vari ambiti. È evidente che in tutti questi organismi deve essere assicurata e favorita la presenza delle associazioni di famiglie accoglienti.
Nei processi di sensibilizzazione e formazione all’affido e adozione, infine, vanno coinvolte maggiormente le associazioni familiari, prevedendo adeguate risorse destinate a tale obiettivo, da realizzare su macroaree pensate e realizzate con uniformità.
Apr 5, 2019 | Eventi
Il lavoro condizione fondamentale per la ripresa della natalità
15 aprile 2019 – ore 9.30/14.00
Sala Conferenze V piano – Via Gentile 52 Regione Puglia
Obiettivo di questo secondo incontro del percorso partecipato avviato a settembre e finalizzato alla redazione del Piano delle politiche familiari è portare a sintesi il confronto fra istituzioni, associazioni familiari, associazioni datoriali, sindacati sul tema del lavoro, quale leva di supporto per la crescita, lo sviluppo e il benessere delle famiglie.
Sarà questa l’occasione per restituire ai partecipanti i contributi e le proposte avanzate nei mesi trascorsi dai cittadini e cittadine sulla tematica dell’occupazione.
Un incontro caratterizzato dalla volontà pragmatica di trovare risposte ai bisogni emergenti o già emersi. Proprio per questo la mattinata è strutturata in due fasi:
- una prima dedicata all’illustrazione sintetica dei contributi pervenuti e rielaborati;
- una seconda di confronto fra proposte e misure regionali possibili.
Programma
Ore 9.30 – Registrazione partecipanti
Ore 10 – 10.15
Saluti istituzionali – Salvatore Ruggeri, Assessore al Welfare Regione Puglia
Ore 10.15 – 10.30
Introduzione lavori – Focus su Area tematica 1
Francesca Zampano, Dirigente Servizio Minori, famiglie e pari opportunità
Ore 10.30 – 11.00
Criticità e proposte sulla macroarea “Lavoro”: i contributi raccolti durante il percorso partecipato – Francesca Venuleo, funzionaria Sezione Promozione della Salute e del Benessere, Regione Puglia
Ore 11.00 – 11.15
Il contributo del forum delle associazioni familiari: il protagonismo delle famiglie alla progettazione di politiche family friendly
Lodovica Carli, Presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia
Ore 11.15 – 13.00
Tavola rotonda: gli stakeholder si confrontano con la Regione su obiettivi e proposte
operative per la redazione del Piano regionale delle politiche familiari.
Partecipano: le associazioni datoriali, i sindacati, i dirigenti regionali dell’area
Formazione e Lavoro.
Modera: Aurora Vimercati, Presidente CUG dell’Università degli Studi di Bari e Docente
Diritto del Lavoro – Dipartimento di Giurisprudenza UNIBA
Ore 13.15 – 13.30
Conclusioni:
Sebastiano Leo, Assessore alla Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro
della Regione Puglia
Anna Grazia Maraschio, Consigliera regionale di parità.
Per partecipare è necessario compilare l’apposito Modulo di iscrizione.
Per info: Servizio Minori, famiglie e PO: confreg.famiglia@regione.puglia.it.
Apr 1, 2019 | Notizie
«Riusciamo a dividerci su tutto e a contrapporre le piazze persino su un tema prioritario come quello della famiglia, sul quale paghiamo un ritardo, tanto incredibile quanto ingiusto». È quanto sottolinea il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nella prolusione che apre a Roma i lavori della sessione primaverile del consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana.
«Ma come si fa a dimenticare che, anche negli anni più pesanti della crisi, proprio la famiglia ha assicurato la tenuta sociale del Paese? E oggi non è forse ancora la famiglia a rappresentare per tutti la principale opportunità di riscatto? – si chiede Bassetti -. Le istituzioni pubbliche non possono fare finta che la famiglia sia solo un fatto privato: ciò che avviene tra i coniugi e con i figli è un fatto sociale; e ogni essere umano che viene ferito negli affetti familiari, in un modo o nell’altro, diventerà un problema per tutti», ammonisce.
Quindi, esorta il presidente della Cei, «non si resti sordi alle domande di sostegno in campo educativo, formativo e relazionale che salgono dalle famiglie. Se non vogliamo rassegnarci al declino demografico, ripartiamo da un’attenzione reale alla natalità; prendiamoci cura delle mamme lavoratrici, imparando a riconoscere la loro funzione sociale; confrontiamoci con quanto già esiste negli altri Paesi europei per assumere in maniera convinta opportune misure economiche e fiscali per quei coniugi che accolgono la vita».
Dic 6, 2018 | Senza categoria
Implementazione di modelli “family friendly” (anche nella Pubblica amministrazione) e spinta all’autoimprenditorialità dei giovani con innalzamento dell’età per i partecipanti ai bandi regionali; investimenti nella formazione professionale e promozione di incontri con aziende e botteghe artigiane. Sostegno alla genitorialità in modo continuativo e diffuso sul territorio, con particolare attenzione alla costruzione di alleanze educative fra scuola e famiglia. Collaborazione tra servizi e tra questi e le associazioni familiari dei disabili per disegnare interventi precisi e approccio preventivo al disagio. Riforma dell’Isee, introduzione del Fattore famiglia nelle politiche fiscali regionali e comunali e rafforzamento degli sportelli Caf. Potenziamento della rete consultoriale, attualmente caratterizzata da un’estrema sanitarizzazione che esclude l’attenzione alla relazione, accreditamento dei consultori privati già riconosciuti, esenzione dai ticket per prestazioni connesse alla gravidanza. Creazione di una banca dati sulle cause delle interruzioni volontarie di gravidanza per la messa a punto di specifiche politiche preventive, istituzione di un Albo regionale di associazioni accreditate per l’accompagnamento e il sostegno, in collaborazione con i consultori, delle donne gravide in difficoltà ma desiderose di portare a termine la loro gravidanza, e promozione di reti fra i servizi pubblici per l’attuazione dell’articolo 2 della legge 194/1978. Creazione di un’Agenzia regionale della famiglia, come struttura del Gabinetto del Presidente della Regione, che monitori e si interfacci con i diversi assessorati per la costruzione di apposite misure e la valutazione dell’impatto delle politiche agite.
Sono solo alcune delle numerosissime proposte emerse dalla I Conferenza regionale sulla famiglia, tenutasi in Fiera del Levante a Bari gli scorsi 22 e 23 novembre. Sono stati infatti circa 350 i partecipanti ai quattro tavoli monotematici, dedicati rispettivamente al lavoro abilitante, alle risorse sociali ed educative, alle politiche fiscali e ai servizi di cura. Un successo in termini di numeri, ma soprattutto di valore delle idee presentate dalle associazioni familiari, vere protagoniste della due giorni.
«Una spinta dal basso dovuta proprio alla consapevolezza profonda delle famiglie di dover esercitare maggiormente la loro cittadinanza attiva», come ha sottolineato la presidente del Forum Puglia Lodovica Carli nel suo intervento conclusivo. L’iter che ha portato alla Conferenza è infatti partito esattamente un anno fa con la Lettera aperta a Giunta e Consiglio regionali e si concluderà entro aprile prossimo con la stesura del Piano pluriennale di Politiche regionali, redatto attraverso l’applicazione della Legge sulla partecipazione (13 luglio 2017, n. 28).
«Mi sembra che questo metodo di lavoro, il metodo “dell’ascolto”, sia adeguato alla realtà in gioco. Ci auguriamo possa preludere a misure concrete in favore delle famiglie pugliesi e, in particolare, alla redazione partecipata del piano regionale di Politiche familiari , ha detto ancora la presidente Carli. «Come associazioni familiari chiediamo tempi certi e risorse dedicate. Compito del Forum sarà tutelare, custodire, rappresentare le idee e le buone prassi che sono state presentate in questi giorni e le altre che verranno».
Dal canto suo, il governatore Michele Emiliano sembra aver accettato l’invito. «Abbiamo colto questa spinta e l’abbiamo trasformata in energia propositiva», ha detto a conclusione dei lavori. Inoltre, parlando del redigendo Piano («che deve valorizzare politiche già esistenti»), il Presidente ha auspicato che esso possa diventare «una prospettiva politica per “agganciare” le altre Regioni ed essere presentato in Parlamento come proposta di legge nazionale».
Mag 1, 2018 | Eventi
Nel novembre scorso il Forum delle famiglie di Puglia, Cgil, Cisl e Uil Puglia, la Commissione regionale di Pastorale familiare e di Pastorale sociale e del Lavoro della Conferenza episcopale pugliese, la Fimmg e oltre 40 associazioni del territorio hanno sottoscritto e proposto a Giunta e Consiglio regionale una Lettera aperta con cui chiedevano la costruzione di un Piano per le Politiche familiari.
Un’esigenza molto sentita, come confermato anche dalla terza Conferenza nazionale della famiglia del settembre 2017, la quale ha ribadito con forza che l’Italia deve ripartire dalla famiglia, altrimenti non avrà domani.
Affinché la proposta si concretizzi, il Forum sta organizzando dei tavoli tematici itineranti nelle province, per affrontare, di volta in volta, alcuni nodi cruciali, mettendo a confronto l’esperienza delle associazioni competenti nei diversi ambiti con quella delle Istituzioni, della comunità ecclesiale e dei sindacati. I tavoli saranno propedeutici alla Conferenza regionale della famiglia, in previsione il prossimo autunno, nella quale confluiranno le idee e i progetti scaturiti da un confronto nato dal basso, dalle persone che ogni giorno dedicano il proprio tempo a cercare di migliorare la propria vita e quella delle famiglie pugliesi.
Il primo incontro si è tenuto giovedì 12 aprile a Lecce, alla presenza dell’Arcivescovo monsignor Michele Seccia e di esponenti delle tre sigle sindacali e dedicato alle Politiche fiscali family friendly.
In considerazione del fondamentale contributo che le famiglie danno alla società, nella convinzione che i figli non sono scelta privata, ma danno corpo e forma alla costruzione del bene comune, il 3 maggio prossimo alle 17 nella biblioteca “Ricchetti” (via Sparano, 145) avrà luogo il secondo Tavolo dedicato al drammatico tema della denatalità, che affligge da decenni l’Italia tutta e la Puglia in particolare.
Il tema, di strettissima attualità, sarà analizzato dal professor Gian Carlo Blangiardo, ordinario di Demografia all’Università di Milano Bicocca.
Sono inoltre previsti gli interventi del sindaco di Rignano Garganico, Luigi Di Fiore, che porterà l’esperienza di un piccolo paese in cui “i bambini giocano ancora per strada”, del Segetario regionale Cisl Puglia Vincenzo Lezzi, e dei responsabili di alcune associazioni, i quali segnaleranno i maggiori problemi e le proposte più significative in materia per il Governo della nostra Regione.
L’incontro sarà moderato dalla presidente del Forum delle Associazioni familiari della Puglia Lodovica Carli.
Di seguito la locandina con il programma completo.
