Conferenza regionale sulla Famiglia, il governatore Emiliano: «Intendo presiederla personalmente»

Dopo la richiesta ufficiale del Forum, dei sindacati e di oltre 50 associazioni del territorio e l’appoggio bipartisan della politica, è stata approvata ieri all’unanimità in Consiglio regionale una mozione, proposta dalla minoranza, che impegna il governatore Michele Emiliano e la sua Giunta a indire in tempi rapidi la Conferenza regionale sulla Famiglia e a elaborare un Piano di Politiche familiari.

Una scelta che segna un passo fondamentale per individuare misure idonee a sostegno delle famiglie pugliesi al fine di contrastare il drammatico fenomeno della denatalità e la fuga dei tanti giovani nel resto d’Italia e all’estero, e che ha incontrato l’approvazione, fra gli altri, della presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Puglia Patrizia del Giudice, anch’ella destinataria dell’appello del Forum dello scorso giugno.

La “prima pietra” della Conferenza è stata posta ieri mattina a Bari, nella sede della Regione, durante un incontro programmatico tra i vertici del Forum delle associazioni familiari di Puglia, la presidente Lodovica Carli e il vicepresidente Vincenzo Santandrea, e il governatore Emiliano, il quale ha confermato la completa disponibilità dell’Ente, oltre che sua personale. «Intendo presiederla personalmente», ha detto.

Il Forum chiede al Governatore Emiliano di indire la prima Conferenza regionale sulle politiche familiari

La Puglia rischia di diventare una regione senza più bambini né giovani. Lo dicono Unione Europea, Banca d’Italia, Fondazione Agnelli e l’ha confermato, solo pochi giorni fa, l’Istat.

In soli 15 anni, dal 2002 a 2017, la popolazione tra 0 e 24 anni è diminuita di circa 227mila unità e le previsioni stimano che fra dieci anni bambini e ragazzi di questa fascia d’età caleranno ancora di ulteriori 145mila.

Porre un argine a questa drammatica situazione non è più procrastinabile: ne va di ogni prospettiva di sviluppo economico e di sostenibilità del welfare.

Già durante la recente campagna elettorale, il Forum delle associazioni familiari ha proposto a tutte le forze politiche un #PattoxNatalità, sottoscritto da tutti i partiti all’indomani della Conferenza nazionale sulla Famiglia, dedicata proprio al drammatico tema della denatalità, promossa dal Dipartimento per le Politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri e svoltasi a Roma lo scorso settembre.

Oggi il Forum delle Famiglie di Puglia si rivolge direttamente alle istituzioni regionali: al governatore Michele Emiliano, al presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo e alla presidente della Commissione regionale Pari opportunità Patrizia Del Giudice. Insieme ai sindacati e a oltre 50 associazioni familiari del territorio chiede loro di indire, per primi in Italia, la Conferenza regionale sulla famiglia, che  riprenda le indicazioni emerse da quella nazionale.

Essa dovrà essere finalizzata alla costruzione di un Piano regionale di Politiche familiari realizzato a partire dalle istanze e dalle proposte delle associazioni familiari pugliesi. Politiche finalmente strutturali, da non confondere con gli interventi assistenziali e di lotta alla povertà a cui da sempre siamo abituati.

Ad avere bisogno di essere sostenute e incoraggiate nelle loro scelte matrimoniali, di procreazione e di accoglienza alla vita sono infatti tutte le famiglie. Quelle che nonostante tutto ci provano, quelle che “vorrebbero ma non possono”, quelle che col loro non arrendersi mandano avanti il Paese. Dopo tanti sacrifici, è ora di andar loro incontro. Solo così si potrà superare l’inesorabile inverno demografico che ci attanaglia.

Di seguito il testo integrale della lettera.

Ill.mo Signore

Dott. Michele EMILIANO

Presidente Giunta regionale pugliese

Ill.mo Signore

Dott. Mario LOIZZO

Presidente Consiglio Regionale pugliese

Gent.ma Signora

Dott.ssa Patrizia DEL GIUDICE

Presidente Commissione regionale Pari Opportunità

Loro Sedi

Illustrissimi Presidenti,

nel novembre scorso il Forum delle famiglie di Puglia, unitamente a Cgil, Cisl ed Uil Puglia, alla Fimmg, alla Conferenza Episcopale pugliese – rappresentata dalle Commissioni regionale di Pastorale familiare e di Pastorale sociale  e del lavoro – e a oltre 40 associazioni operanti sul territorio, aveva  inviato a Giunta e Consiglio regionale una Lettera aperta con cui si chiedeva l’elaborazione di un Piano  regionale di  politiche familiari. Un’esigenza molto sentita, come confermato anche dalla terza Conferenza nazionale della Famiglia del settembre 2017, promossa dal Dipartimento per le Politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale ha ribadito con forza che l’Italia deve ripartire dalla famiglia, altrimenti non avrà domani.

L’urgenza di tale azione è stata ulteriormente e reiteratamente sottolineata in questi mesi dall’imporsi all’attenzione delle istituzioni del drammatico tema della denatalità, che ormai è tale da mettere sotto scacco la sostenibilità del sistema di welfare (sanità, pensioni, scuola, assistenza…) e qualunque prospettiva  realistica  di sviluppo economico duraturo.

Unione Europea e Banca d’Italia, Istat e Fondazione Agnelli, in uno con organizzazioni di diverso orientamento e con autorevoli studiosi, sottolineano da tempo la necessità di affrontare con adeguate misure  questo autentico inverno demografico, peraltro in atto da alcuni decenni.

La Puglia, in particolare, mostra un preoccupante calo delle nascite (da 40mila a 31mila nel periodo 2003-2016, pari al -21%), con soli 7.6 nati per 1000 abitanti l’anno; questo dato, unitamente alla progressiva riduzione della popolazione in età feconda e al diffuso esodo dei nostri ragazzi alla ricerca di un lavoro, rende chiarissimo, già per l’oggi e poi per il prossimo futuro, il rischio di una regione senza giovani, con gravi ripercussioni per lo sviluppo economico della nostra Regione

In soli 15 anni,  dal 2002 a 2017, i giovani pugliesi tra 0 e 24 anni sono diminuiti di circa 227mila unità e le previsioni stimano che fra dieci anni  i ragazzi di questa fascia d’età  diminuiranno ancora di circa 145mila unità.

È dunque assolutamente indispensabile che la politica e le Istituzioni si impegnino nell’affrontare questa urgenza nazionale e regionale con politiche strutturali, di filiera, basate su una seria programmazione, superando la tentazione di considerare gli interventi assistenziali e di lotta alla povertà come interventi di politica familiare: invertire la tendenza in atto è possibile, come dimostrano la Germania, e più ancora la Francia.

Per porre dei passi concreti in questa direzione, il Forum regionale delle Famiglie, assieme ai Sindacati ed alle oltre 40 associazioni familiari che hanno condiviso e sottoscritto la Lettera del novembre scorso, quotidianamente impegnate nell’ascolto e nella condivisione delle problematiche delle famiglie pugliesi, sta promuovendo sul territorio degli incontri monotematici dedicati ad alcuni nodi fondamentali di politica familiare ( politiche fiscali, lavoro per i giovani e per le donne, misure di  conciliazione, disabilità…), il cui legame con la questione della denatalità è del tutto evidente.

Proprio in forza di questo lavoro, il Forum, unitamente ai sottoscrittori di questa lettera, chiede che la Regione Puglia, in collaborazione con la rete territoriale delle Associazioni familiari, organizzi, prima tra le Regioni Italiane, una Conferenza regionale sulla Famiglia, finalizzata alla costruzione di un piano condiviso di politiche familiari.

Si recepirebbero così le indicazioni maturate durante l’omonima Conferenza nazionale del settembre scorso, approfondendo altresì le proposte emerse dal lavoro delle Associazioni familiari del Forum nel contesto di  un costruttivo confronto con Giunta e Consiglio regionali.

In attesa di un cortese riscontro,  vogliate gradire, illustri Presidenti, il nostro più cordiale saluto.

Forum delle Associazioni Familiari di Puglia

Conferenza Episcopale Pugliese – Commissione regionale di Pastorale Familiare

Conferenza Episcopale Pugliese – Commissione regionale di Pastorale Sociale e del Lavoro

Progetto Policoro – Puglia

CISL Puglia

UIL Puglia

ACLI Puglia

AIMC Puglia

AMCI Puglia

ANFFAS Onlus Puglia

ANSPI  Puglia

Associazione “Ad personam”

Associazione “Comunità Arca dell’Alleanza”

Associazione “Famiglia per tutti”

Associazione “Famiglie  Tossicodipendenti”

Associazione “Famiglie Numerose”- Puglia

Associazione “Igino Giordani”

Associazione “Il Melograno” per i diritti delle famiglie vedove – Puglia

Associazione “La Bottega dell’Orefice”- sez. appulo lucana

Associazione “Medicina e Persona “ – Puglia

Associazione “Mons. A. Franco”

Associazione “PADIF”

Associazione “Rinnovamento per la Vita”

Associazione Genitori “A.Ge.” Puglia

Azione Cattolica Italiana  – Puglia

Cartello nazionale “Insieme contro l’Azzardo” (*)

Centro Sportivo Italiano – Lecce

CIF – Centro Italiano Femminile- Puglia

CNOS- FAP  Puglia

Comitato “Progetto uomo”

Compagnia delle Opere

Confartigianato Puglia

Confcooperative Puglia

Consulta Nazionale Antiusura

Federazione dei Consultori Familiari di ispirazione cristiana di Puglia

Federvita Puglia

FIMMG –  Federazione Italiana Medici di Medicina Generale -Bari

Fondazione antiusura “San Nicola e Santi Medici”- Bari

Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Bari

Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Brindisi

Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Lecce

Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Taranto

Forum delle associazioni familiari di Foggia

Istituto Salesiano “Redentore” Bari

MCL  Puglia

Movimento “Famiglie nuove” – Puglia

Movimento “Vivere in”

OFS Puglia

Rinnovamento nello Spirito – Puglia

UCID Puglia

UCIIM Puglia

UCIPEM Puglia

UGCI Puglia

(*) Il Cartello nazionale “Insieme contro l‘azzardo “ è composto da:

Consulta Nazionale Antiusura, 30 Fondazioni antiusura, Forum nazionale delle Associazioni Familiari, Caritas nazionale, Azione Cattolica Italiana, Organismi sociali della Conferenza Episcopale Italiana, SOS Impresa, Adiconsum, Associazione nazionale contro le Dipendenze, Associazione nazionale Genitori Scuole cattoliche, Lega delle Autonomie, Comunità di accoglienza “Giovanni XXIII”, Coop. Migrantesliberi – Sportello “Vinco Io”.

 

Bari, 26 giugno 2018

 

Il Papa al Forum: «La famiglia è una bella avventura»

«Santità, le famiglie italiane sono tanto stanche di portare sulle loro spalle il welfare del Paese e di non avere alcun riconoscimento per questo sforzo d’amore e di solidarietà». Queste le parole del presidente nazionale Gigi De Palo durante l’udienza con Papa Francesco tenutasi oggi, 16 giugno, in Vaticano, in occasione dei 25 anni del Forum delle associazioni familiari. «I giovani italiani sono stanchi di dover andare all’estero a realizzare i loro sogni. Le donne italiane sono stanche di dover nascondere il pancione perché altrimenti rischiano il licenziamento.

Sono ormai 40 anni che in questo Paese si parla di famiglia senza che nessuno – o quasi – nel mondo delle istituzioni abbia fatto realmente qualcosa. Perché? Perché la famiglia, nonostante tutto, regge. Perché non si può scioperare in famiglia. Non si può smettere di dare da mangiare a un figlio, farsi carico di una nonna malata, accompagnare dal dottore il proprio bambino disabile…».

«In questa sala c’è l’Amoris Laetizia fatta carne», ha proseguito De Palo, ringraziando il Pontefice per la sua esortazione apostolica del 2016 e indicando la Clementina invasa dai rappresentanti regionali del Forum e delle sue associazioni, con il loro carico colorato e gioioso di figli, passeggini, ciucci e pelouche. «Stiamo provando a riempire il mondo di un nuovo racconto. Uno storytelling che mostri la complessità, la difficoltà e per questo la bellezza della famiglia».

Un trasporto e una passione, quelli espressi dal Presidente, che hanno travolto anche papa Francesco, il quale ha consegnato nelle mani di De Palo il discorso che aveva preparato («ora mi sembra freddo, lui ha parlato col cuore di tutti voi») e ha risposto a braccio, dispensando consigli e citando aneddoti. «È normale che si litighi, ma non finite mai la giornata senza fare la pace, perché la guerra fredda del giorno dopo è pericolosa. La sfida dell’uomo è fare più donna sua moglie e – viceversa – la sfida della donna è fare più uomo suo marito.

La vita di famiglia è un bel sacrificio, una bella avventura – ha proseguito il Pontefice -. È il dono più grande che Dio ha dato all’umanità. Essa è una sola, formata da uomo e donna, che se si amano e si uniscono in matrimonio diventano essi stessi icona di Dio, anche se non credenti.

E i figli si ricevono come vengono, come Dio li manda», ha ammonito infine il Papa, dedicando l’ultima parte del suo discorso proprio alle “estremità” anagrafiche della famiglia: bambini e anziani. «Giocate coi vostri figli, perdete tempo con loro – ha concluso -. E un altro tesoro sono i nonni, carezzateli, lasciate che i bambini gli parlino, amateli».

Il saluto del presidente del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo.

Il discorso consegnato dal Santo Padre.

Il discorso tenuto a braccio dal Santo Padre.

Dati Istat, Forum Famiglie: «Serve un “Piano Marshall” per la natalità»

«L’Italia sta morendo. Cosa stiamo aspettando? Il tema demografico non è uno dei tanti argomenti politici, è la priorità assoluta. Anche ieri l’Istat ha diramato un bollettino di guerra: ancora 15mila bambini nati in meno, nuovo record negativo storico dall’Unità d’Italia. Chiediamo con forza e preoccupazione una risposta immediata del nuovo Governo». Così il presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, Gigi De Palo, commenta gli ultimi dati Istat sulla popolazione italiana, secondo i quali per il terzo anno consecutivo i nati sono stati meno di mezzo milione (458.151), di cui 68mila stranieri (14,8% del totale), anch’essi in diminuzione.

Anche in Puglia le nuove nascite sono in costante calo, e sono passate da 33.191 nel 2014 a 30.033 nel 2017. Nello stesso periodo, la popolazione nella nostra regione si è ridotta di oltre 28mila unità.

«Non è più tempo di polemiche, né di analisi o commenti. Serve un’azione politica immediata, forte e netta per rilanciare le nascite e la fiducia delle famiglie. Dopo che il Forum ha presentato un patto per la natalità, occorre che tutta la politica si unisca alla società civile, alle imprese, alle banche, ai media. Ma per risolvere la situazione, bisogna fare in fretta, subito. Urge una riforma fiscale seria che metta le famiglie al centro e un “Piano Marshall” per la natalità», conclude De Palo.

Bocciatura PdL Borraccino sull’aborto: ecco le proposte del Forum

Il Forum delle famiglie di Puglia prende atto con soddisfazione della definitiva bocciatura ieri in Consiglio regionale della proposta di legge Borraccino sulle “Norme in materia di concreta attuazione della legge 194/78”.

Fin dal principio del dibattito sul pdl avevamo infatti cercato di spiegare – numeri alla mano – che in Puglia non c’è difficoltà ad abortire, né i medici obiettori costituiscono un problema. C’è invece urgente necessità di attuare la parte preventiva della legge 194, che impegna Stato, Regione e Comuni a sostenere concretamente, in rete con servizi e associazioni dedicate, le donne che richiedono l’Ivg per diversi tipi di difficoltà e che invece sono lasciate drammaticamente sole.

Tutto ciò assume ulteriore urgenza in considerazione della drammatica crisi di natalità da cui è afflitta la Puglia, regione sempre più vecchia e con sempre meno bambini e giovani, con le inevitabili, pesantissime conseguenze i termini di sostenibilità del welfare e di sviluppo economico.

Avevamo rappresentato questi contenuti già nel giugno 2017 , in audizione davanti alla III commissione consiliare; l’hanno ribadito più volte insieme le nostre associazioni; l’hanno riaffermato con forza centinaia di amici e simpatizzanti attraverso una campagna social e mail, inondando le caselle di posta elettronica dei consiglieri regionali.

Ed è per questo che, ora più che mai, chiediamo a tutti gli schieramenti (come trasversale è stato il voto sulla pdl Borraccino) di riprendere un dialogo, basato sulla forza dei fatti, per

arrivare a proposte concrete che realizzino in Puglia quella tutela sociale della maternità giustamente individuata come obiettivo prioritario dalla legge 194.

Il monitoraggio delle cause che inducono la donna a chiedere l’Ivg e la messa in atto di politiche preventive; il rilancio dei consultori familiari e l’ offerta di alleanze fra servizi pubblici e di volontariato per accompagnare le donne in difficoltà che non intendono rinunciare alla loro gravidanza: sono solo alcune delle misure che possono da subito essere messe in campo.

Nessuna donna riconosce nell’aborto un diritto di libertà, ma piuttosto una cocente sconfitta, che dovremmo sentire come sconfitta di tutti. Liberiamo le donne dalla solitudine e dalla paura e lavoriamo insieme per restituire loro la libertà di diventare madri.

Ikea Bari, e se si proponesse un concorso per premiare le giovani coppie che vogliono “metter su famiglia”?

Lo sapevate? A Bari, come in tutta la Puglia, è difficile fare famiglia.

La gravissima denatalità che coinvolge tutta Italia, aggravandosi però nelle regioni meridionali e in Puglia in particolare, malgrado i ripetuti allarmi lanciati da Istat, Banca d’Italia, Ue e da tanti autorevoli studiosi,   è anche conseguenza dello scarso sostegno assicurato dalle Istituzioni alla famiglia naturale e alle nuove nascite.

Negli ultimi 15 anni, nella città di Bari i nuovi nati sono diminuiti di circa 800 unità, passando dai 3.065 del 2002 ai 2.260 attuali, i bambini tra 0 e 3 anni sono calati di circa 1.700 unitàe  i giovani tra i 15 e i 34 anni di ben 22mila (tra meno nascite ed emigrazione netta)!Le famiglie con cinque o più componenti erano il 22% nel 1981, sono attualmente poco più del 5% del totale; mentre il 24% della popolazione è composta da over 65.Una tendenza che è destinata ad accentuarsi nel prossimo decennio, con evidenti implicazioni di carattere sociale, economico, relazionale, di impatto sui bilanci pubblici e sulla domanda e offerta di servizi di welfare.

Il Forum delle associazioni di Puglia, realtà che da sempre aiuta, sostiene e accompagna le famiglie lungo tutto il loro percorso di vita, chiede quindi all’Ikea e al Comune di Bari un gesto che faccia sentire alle giovani coppie di non essere sole nel loro desiderio di sposarsi e di avere dei figli.

Abbiamo letto dell’iniziativa indetta da Ikea e patrocinata dal Comune di Bari a favore delle coppie che intendono unirsi civilmente. Riteniamo che non debba discriminare la famiglia naturale.

Per questo sarebbe bello sentir parlare anche di un concorso che premi il coraggio di chi, nonostante un lavoro spesso precario, l’emergenza abitativa e il timore per il futuro, sceglie di “metter su famiglia” e di far nascere nuove vite.

Un gesto simbolico, certo, ma allo stesso tempo importante sintomo di attenzione. Un viaggio, un piccolo banchetto (ché 100 persone sono poche per un matrimonio qui in Puglia!) e prodotti per l’arredamento potrebbero essere un incentivo simbolico a credere ancora nella base fondante della nostra società.