«Santità, le famiglie italiane sono tanto stanche di portare sulle loro spalle il welfare del Paese e di non avere alcun riconoscimento per questo sforzo d’amore e di solidarietà». Queste le parole del presidente nazionale Gigi De Palo durante l’udienza con Papa Francesco tenutasi oggi, 16 giugno, in Vaticano, in occasione dei 25 anni del Forum delle associazioni familiari. «I giovani italiani sono stanchi di dover andare all’estero a realizzare i loro sogni. Le donne italiane sono stanche di dover nascondere il pancione perché altrimenti rischiano il licenziamento.

Sono ormai 40 anni che in questo Paese si parla di famiglia senza che nessuno – o quasi – nel mondo delle istituzioni abbia fatto realmente qualcosa. Perché? Perché la famiglia, nonostante tutto, regge. Perché non si può scioperare in famiglia. Non si può smettere di dare da mangiare a un figlio, farsi carico di una nonna malata, accompagnare dal dottore il proprio bambino disabile…».

«In questa sala c’è l’Amoris Laetizia fatta carne», ha proseguito De Palo, ringraziando il Pontefice per la sua esortazione apostolica del 2016 e indicando la Clementina invasa dai rappresentanti regionali del Forum e delle sue associazioni, con il loro carico colorato e gioioso di figli, passeggini, ciucci e pelouche. «Stiamo provando a riempire il mondo di un nuovo racconto. Uno storytelling che mostri la complessità, la difficoltà e per questo la bellezza della famiglia».

Un trasporto e una passione, quelli espressi dal Presidente, che hanno travolto anche papa Francesco, il quale ha consegnato nelle mani di De Palo il discorso che aveva preparato («ora mi sembra freddo, lui ha parlato col cuore di tutti voi») e ha risposto a braccio, dispensando consigli e citando aneddoti. «È normale che si litighi, ma non finite mai la giornata senza fare la pace, perché la guerra fredda del giorno dopo è pericolosa. La sfida dell’uomo è fare più donna sua moglie e – viceversa – la sfida della donna è fare più uomo suo marito.

La vita di famiglia è un bel sacrificio, una bella avventura – ha proseguito il Pontefice -. È il dono più grande che Dio ha dato all’umanità. Essa è una sola, formata da uomo e donna, che se si amano e si uniscono in matrimonio diventano essi stessi icona di Dio, anche se non credenti.

E i figli si ricevono come vengono, come Dio li manda», ha ammonito infine il Papa, dedicando l’ultima parte del suo discorso proprio alle “estremità” anagrafiche della famiglia: bambini e anziani. «Giocate coi vostri figli, perdete tempo con loro – ha concluso -. E un altro tesoro sono i nonni, carezzateli, lasciate che i bambini gli parlino, amateli».

Il saluto del presidente del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo.

Il discorso consegnato dal Santo Padre.

Il discorso tenuto a braccio dal Santo Padre.

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