Il FORUM FAMIGLIE SUL PDL SU FINE VITA ALL’ESAME DEL CONSIGLIO REGIONALE

Il Forum delle Associazioni Familiari di Puglia esprime profonda preoccupazione circa l’eventualità della approvazione da parte del Consiglio regionale pugliese del pdl sul fine vita, presentato dal consigliere PD, Fabiano Amati.

Vorremmo fare alcune considerazioni, di metodo e di merito.

Di metodo:1.non si legifera su una materia tanto delicata quanto divisiva, riguardante i diritti essenziali delle persone, su cui non esiste una normativa nazionale che dia indicazioni concrete alle regioni.

2. Non si dedica ad un tema così importante lo spazio di pochissime settimane, assolutamente insufficienti a permettere un adeguato approfondimento della materia, che non si limiti a garantire la libertà di chi vuole porre fine alla sua esistenza, ma esplori la reale situazione di tantissimi ammalati cronici e delle loro famiglie nella nostra Regione

Di merito: In un momento drammatico e delicato come quello che sta vivendo il Paese , ci sembra assolutamente prioritario che la Regione si dia come obiettivo fondamentale il sostegno ai malati gravi non autosufficienti, ai malati cronici , ai portatori di malattie incurabili o neurodegenerative, spesso abbandonati nelle loro case, lasciati alle cure della famiglia e soprattutto del caregiver familiare, che deve far fronte ad un impegno spesso 24 ore al giorno, senza riposo, deprivato della sua vita relazionale, sociale, lavorativa e senza adeguati sostegni.

Purtroppo le cure palliative proposte al malato si riducono non di rado alla somministrazione di farmaci per la gestione del dolore, nella fase terminale della malattia e conosciamo bene le carenze di una assistenza domiciliare , di fatto prevalentemente a carico delle famiglie.

Tutto questo evidentemente richiede ingenti investimenti che forse la Regione non è in grado di assicurare? E allora meglio favorire la diffusione del suicidio assistito o dell’eutanasia?

E’ davvero questo il modo di avere cura dei più fragili? Sono questi i diritti cui dare prioritaria attuazione?Si scongiuri la deriva che privilegia la cultura dello scarto di quanti si ritiene non possano essere curati

La Puglia sia la prima Regione ad assicurare cure ed assistenza domiciliari, cure palliative, sostegno ai caregivers ed alle famiglie degli ammalati: di questo i pugliesi andranno finalmente orgogliosi!

Bari, 25 luglio 2022

IN PUGLIA ALLEANZA FRA REGIONE E ASSOCIAZIONI IN AIUTO DELLE DONNE GRAVIDE IN DIFFICOLTA’ IN APPLICAZIONE DELLA LEGE 194/78

La legge 194/78 sull’aborto volontario prevede agli artt. 2 e 5 che quando una donna chiede di abortire, le istituzioni si alleino con la società civile per aiutarla, nel pieno rispetto della sua libera volontà, e provare a rimuovere gli ostacoli che la inducono a questa dolorosissima scelta.
Grazie ad una misura sperimentale del Piano regionale di politiche familiari, approvata e finanziata a febbraio 2020, la Regione Puglia e le associazioni competenti e dedicate si sono accordate per sperimentare azioni a sostegno delle donne gravide in difficoltà che richiederanno aiuto.
L’azione avrà come punto di riferimento gli Ambiti territoriali degli 8 comuni pugliesi capoluogo: Bari, Brindisi, Barletta, Andria, Trani, Lecce, Taranto e Foggia.
Obiettivi prioritari: la creazione di ponti tra servizi sociali ed i consultori familiari, servizio pubblico cardine nella attuazione della parte preventiva della legge 194, in Puglia purtroppo poco accorsati dalle donne che chiedono di abortire e la collaborazione con le associazioni del privato sociale operanti nei territori degli otto ambiti.
In un incontro tenutosi questa mattina fra la Dirigente e la Referente competenti dell’Assessorato al Welfare, dott.sse Di Domenico e Mandola, i referenti degli Ambiti coinvolti, il dirigente dell’Agenzia Regionale per la Salute, dott. Ettore Attollini ed i responsabili delle associazioni competenti, si sono poste le basi per tale collaborazione che potrà usufruire di fondi specifici già stanziati ed in fase di erogazione già nel mese di settembre.
Già iniziati gli incontri fra responsabili degli Ambiti territoriali ed i referenti delle associazioni per capire insieme come intercettare le tante donne che vivono purtroppo da sole il dramma dell’aborto e che ,se aiutate a superare le difficoltà che vivono, potrebbero invece realizzare il loro desiderio di diventare madri. Fondamentale sarà il coinvolgimento dei consultori pubblici operativi su tutto il territorio regionale per il quale il dirigente Aress presente all’incontro ha assicurato la celere convocazione del tavolo sul “Percorso nascita” che li riunisce .
E’ stata già approntata una scheda che, nel pieno rispetto della privacy della donna, consenta di rilevarne situazione familiare, sociale, sanitaria e bisogni prevalenti, per favorire la personalizzazione e l’efficacia degli interventi che verranno messi in campo. Entro fine mese l’invio della Regione agli Ambiti di linee guida “soft” con le indicazioni generali per la concreta attuazione di questa misura. La dott.ssa Di Domenico , Dirigente competente dell’Assessorato al Welfare, ha assicurato che le Associazioni verranno coinvolte in ogni fase della progettazione e della attuazione degli interventi a favore delle donne, nel pieno rispetto del dettato della legge 194

In audizione consiliare sul pdl regionale antiomofobia IL FORUM FAMIGLIE ALLA REGIONE PUGLIA: NON DISCRIMINARE FRA DISCRIMINATI

15.7.2022 – Il Forum delle Associazioni Familiari di Puglia è stato audito davanti alla Terza ed alla Sesta Commissione consiliare in seduta congiunta, in merito alla pdl n.317/2021 “«Disposizioni per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso”.«Il tema delle pari opportunità̀ e da offrire a TUTTI , e quindi anche a coloro che s’interrogano, senza non poche sofferenze, circa la propria identità e orientamento sessuali – ha affermato la presidente Carli -. Convinti della necessità di riconoscere e tutelare la dignità di ogni persona, condividiamo totalmente l’impegno a “prevenire e superare ogni situazione anche potenziale di discriminazione”. Ci sembra quindi necessario allargare la platea delle misure previste dalla pdl alle tante categorie di discriminati presenti nella nostra società: giovani, donne, immigrati, disabili, persone di diversa etnia, religione,o colore della pelle», in base all’articolo 3 della Costituzione italianaPertanto , pur condividendo le eccezioni sollevate in via pregiudiziale dalla Sezione Affari e Studi Giuridici e Legislativi del Consiglio Regionale della Puglia, che ha sottoposto a parere il PdL in oggetto, il Forum ha proposto un corpus di emendamenti al testo della pdl , suggerendo una sua revisione complessiva che abbia come riferimento l’analoga legge della Regione Piemonte n. 5 del 2016 “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale”. Il corpus emendatorio è stato presentato , oltre che dal Forum regionale delle associazioni familiari, dalla CRAL pugliese , da UCIIM ed AIMC regionali, dalla Federazione regionale dei Consultori familiari di ispirazione cristiana e da UGCI Bari, che hanno condiviso il lavoro di studio e revisione dell’intera pdl.In Puglia, il tasso di occupazione delle persone tra 15 e 64 anni in Puglia è pari nel 2021 al 46,7% ,circa 11,5 punti percentuali in meno del dato nazionale , con una differenza di circa 26 punti percentuali tra uomini ( 59.7%) e donne (33,8%). ( dati IPRES). Il tasso di Neet ( ragazzi fra i 15 ed i 29 anni che non studiano e non lavorano) è al 29.4% ; continue le migrazioni dei nostri giovani verso altri territori alla ricerca di lavoro, pochi i disabili occupati, notoriamente molteplici le discriminazioni agite nel mondo del lavoro nei confronti delle persone immigrate. Davanti a questi dati appare inopportuno ed imprudente riservare ad una sola categoria di persone. -“ misure al fine di supportare le persone di cui al periodo precedente, anche individuando e costruendo percorsi di formazione e inserimento lavorativo che valorizzino qualità e professionalità individuali e indirizzando le persone agli strumenti per la promozione e l’avvio di nuove imprese” (art. 2 pdl 317/21), pena un paradossale discriminare fra discriminati.E’ stata anche sottolineata l’opportunità di una composizione più equilibrata del Tavolo tecnico previsto dall’articolo 7, che preveda anche la presenza di rappresentanti di associazioni familiari e di altre impegnate nella tutela delle categorie discriminate: donne, disabili, migranti, …La dott.ssa Stellacci, presidente Uciim Puglia, in merito all’articolo 3 ha sottolineato in particolare che la formazione dei docenti e del personale scolastico in genere non rientra nelle competenze della Regione ma dello Stato, ai cui principi e criteri la Regione deve adeguarsi ogni volta che voglia contribuire, lodevolmente, ad arricchire le risorse finanziarie destinate alla formazione nei bilanci delle Scuole.Sarebbe auspicabile che la Regione Puglia concorra con lo Stato , nel rispetto dell’autonomia scolastica, a rifinanziare le attività formative sui temi “dell’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere“, già finanziate dallo Stato con 10 milioni di euro, ma limitatamente all’anno scolastico 2014-15 (legge n.128 dell’8.11.2013 art.16 lett. d), richiamata nell’art.3 del PdL n.317).Analogamente, la dott.ssa Tarantino , presidente AIMC Puglia, ha espresso l’auspicio che la scuola sia sostenuta nel suo impegno di educare alla centralità della persona umana ed al rispetto della dignità di ciascuno Gli emendamenti relativi agli altri articoli saranno presentati durante la prossima audizione di mercoledì 20 luglio p.v.

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I vescovi della Puglia incontrano il Forum delle associazioni familiari

La Cep ringrazia per il lavoro svolto sul territorio e l’interlocuzione con le Istituzioni

Lavoro unisono sulla Dottrina sociale della Chiesa, superamento dell’autoreferenzialità delle associazioni, promozione di una costante formazione del laicato. Sono queste le indicazioni emerse dall’incontro fra la Cep (Conferenza episcopale pugliese) avvenuto nella mattinata del 6 giugno scorso a Conversano nella loro periodica assemblea generale ed il Forum delle associazioni familiari della Puglia.

Durante l’incontro si è discusso sulla stesura del documento integrativo al progetto di legge regionale n.317/2021: “Disposizioni per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso” che è stato consegnato ai vescovi dalle associazioni presenti.

Un particolare apprezzamento per il lavoro portato avanti dal Forum regionale delle famiglie è stato espresso da tutti i pastori presenti che hanno sottolineato l’estrema importanza della collaborazione esistente con la realtà associativa locale spingendosi a definirla: “Corresponsabile, assieme ai vescovi, di una presenza efficace della Chiesa in Puglia”.

Oltre alla presidente del Forum Lodovica Carli hanno partecipato all’incontro: Lucrezia Stellacci presidente Unione cattolica italiana insegnanti medi (Uciim) Puglia, Palma Camastra segretaria regionale della Cral, Maria Laura Basso presidente di Unione giuristi cattolici italiani (Ugci) Bari e Michela di Gennaro presidente della Federazione pugliese dei Consultori di ispirazione cristiana (Cfc), dando vita ad un bell’esempio di proficua collaborazione tra laici e cattolici.

Il Forum delle Famiglie ringrazia vivamente la Conferenza episcopale pugliese per il costante sostegno al proprio lavoro e per la profonda condivisione di intenti che ci porterà a rilanciare a breve sul territorio regionale il tema del crollo demografico, autentica urgenza sociale,  delle sue cause, e delle sue drammatiche  conseguenze per tutta la società.

Famiglia, Lodovica Carli: «Non condanniamo il Meridione e l’Italia a una desertificazione»

La presidente del Forum della Puglia è intervenuta durante il programma “Perché” di Canale 7

«La Puglia è la regione italiana che invecchia di più, più rapidamente e in modo maggiore di tutte le altre del Belpaese, sia per la scarsità del numero delle nascite che per l’emigrazione a cui i nostri figli sono costretti a causa della mancanza di lavoro”. Lo ha dichiarato Lodovica Carli, presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia intervenendo durante una puntata dedicata ai costi della famiglia del programma di approfondimento “Perché” di Canale 7 (in onda sul canale 78 del digitale terrestre).

La presidente Carli ha ricordato i costi enormi sostenuti dalle famiglie per fornire una educazione superiore ai figli e come questa fatica venga gettata al vento a causa della scarsa attrattività lavorativa nel Mezzogiorno a favore di altre regioni italiane o di altri Paesi europei dove i giovani pugliesi vanno a mettere nuove radici: «Questo significa condannare il Meridione e l’Italia a una desertificazione e io non voglio essere una mamma condannata a vedere i propri figli solo su Skype», ha aggiunto. 

Carli ha sottolineato che in Italia a causa anche della pandemia siamo scesi l’anno passato sotto i 400mila nati e che in Puglia dal 2012 al 2021 sia calato del 15% il numero delle persone da zero a quindici anni mentre quello degli ultrasessantacinquenni sia cresciuto del 18%. 

La presidente ha anche ricordato la recente introduzione da parte del Governo dell’Assegno unico familiare: «Una rivoluzione che per la prima volta ha comportato un cambiamento della cultura e della società». 

Infine Carli ha ricordato il lavoro del Forum regionale insieme alla Regione: «In Puglia è stato approvato due anni fa il Piano regionale delle politiche familiari, come Forum delle famiglie abbiamo collaborato al percorso partecipativo che ha portato alla realizzazione del Piano. Una delle sue misure è lo Sportello Pugliaforfamily.it, voluto e istituito dalla Regione e che il Forum gestisce in quanto vincitore dell’apposito avviso pubblico. Questo ha uno scopo più nobile, cioè connettere l’istituto Regione Puglia con le famiglie pugliesi anche tramite le scuole e  le associazioni».