La legge 194/78 sull’aborto volontario prevede agli artt. 2 e 5 che quando una donna chiede di abortire, le istituzioni si alleino con la società civile per aiutarla, nel pieno rispetto della sua libera volontà, e provare a rimuovere gli ostacoli che la inducono a questa dolorosissima scelta.
Grazie ad una misura sperimentale del Piano regionale di politiche familiari, approvata e finanziata a febbraio 2020, la Regione Puglia e le associazioni competenti e dedicate si sono accordate per sperimentare azioni a sostegno delle donne gravide in difficoltà che richiederanno aiuto.
L’azione avrà come punto di riferimento gli Ambiti territoriali degli 8 comuni pugliesi capoluogo: Bari, Brindisi, Barletta, Andria, Trani, Lecce, Taranto e Foggia.
Obiettivi prioritari: la creazione di ponti tra servizi sociali ed i consultori familiari, servizio pubblico cardine nella attuazione della parte preventiva della legge 194, in Puglia purtroppo poco accorsati dalle donne che chiedono di abortire e la collaborazione con le associazioni del privato sociale operanti nei territori degli otto ambiti.
In un incontro tenutosi questa mattina fra la Dirigente e la Referente competenti dell’Assessorato al Welfare, dott.sse Di Domenico e Mandola, i referenti degli Ambiti coinvolti, il dirigente dell’Agenzia Regionale per la Salute, dott. Ettore Attollini ed i responsabili delle associazioni competenti, si sono poste le basi per tale collaborazione che potrà usufruire di fondi specifici già stanziati ed in fase di erogazione già nel mese di settembre.
Già iniziati gli incontri fra responsabili degli Ambiti territoriali ed i referenti delle associazioni per capire insieme come intercettare le tante donne che vivono purtroppo da sole il dramma dell’aborto e che ,se aiutate a superare le difficoltà che vivono, potrebbero invece realizzare il loro desiderio di diventare madri. Fondamentale sarà il coinvolgimento dei consultori pubblici operativi su tutto il territorio regionale per il quale il dirigente Aress presente all’incontro ha assicurato la celere convocazione del tavolo sul “Percorso nascita” che li riunisce .
E’ stata già approntata una scheda che, nel pieno rispetto della privacy della donna, consenta di rilevarne situazione familiare, sociale, sanitaria e bisogni prevalenti, per favorire la personalizzazione e l’efficacia degli interventi che verranno messi in campo. Entro fine mese l’invio della Regione agli Ambiti di linee guida “soft” con le indicazioni generali per la concreta attuazione di questa misura. La dott.ssa Di Domenico , Dirigente competente dell’Assessorato al Welfare, ha assicurato che le Associazioni verranno coinvolte in ogni fase della progettazione e della attuazione degli interventi a favore delle donne, nel pieno rispetto del dettato della legge 194

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