Sciopero scuola, Carli: «Non spezziamo la continuità educativa dei bambini e rispettiamo il diritto al lavoro di padri e madri»

«In occasione dello sciopero degli operatori e strutture scolastiche indetto
dalla Fism il Forum raccoglie e dà voce alla preoccupazione delle tante famiglie pugliesi con
bambini piccoli – dichiara la presidente del Forum delle associazioni familiari Lodovica Carli – che
a oggi, stando a quanto scritto dalla Regione sull’avviso pubblico per il buono educativo zero tre
uscito lo scorso 24 agosto, potranno sapere se il proprio figlio sarà accolto dalla scuola da loro
prescelta solo a chiusura del bando, il 15 settembre, data in cui usciranno le graduatorie del bando».

«Siamo preoccupati perché questo limita la libertà di scelta dei genitori della struttura educativa per
il loro figlio, in questo modo potrebbe venir meno anche la possibilità per una famiglia di portare il
loro figlio piccolo nella stessa scuola del primo facilitando così la continuità educativa e la
sostenibilità della conciliazione famiglia lavoro».

«Ricordiamo l’importanza degli asili nido, delle scuole dell’infanzia, in quanto strumento
fondamentale di socializzazione per i bambini e di conciliazione famiglia –lavoro per le tante madri
e padri lavoratori. Il Forum auspica un confronto sereno e approfondito tra le famiglie, i gestori dei
servizi e la Regione Puglia che possa permettere di giungere al più presto ad una soluzione
condivisa».

Si discute di identità di genere nel corso del Forum: «L’educazione in cerca d’autore»

Incurvati: «Per docenti e genitori parlare coi giovani è possibile»

Imparare come insegnare ai giovani la sessualità: è il fulcro della lezione avvenuta oggi e tenuta dalla psicologa e presidente del «Progetto Pioneer» Miriam Incurvati insieme allo psicoterapeuta Gabriele Di Marco che sono stati ospiti e relatori del corso per docenti e insegnati «L’educazione in cerca d’autore» promosso dal Forum regionale delle Famiglie di Puglia, da Uciim Puglia e dell’Arcidiocesi di Bari e Bitonto per insegnare come relazionarsi alle nuove generazioni.

L’incontro è stato introdotto dalla docente e responsabile della commissione scuola del Forum Maria Altieri che ha presentato al pubblico i due esperti, erano presenti in sala numerosi insegnanti, genitori e anche semplici curiosi che desideravano arricchire la loro cultura personale con le tematiche della giornata di studio «Le domande di sempre, le risposte non date» in cui, tramite una metodologia laboratoriale e la lezione frontale, si sono approfondite con un punto di vista psicologico le modalità con cui si sviluppa una identità di genere.

«Il ruolo della scuola in questi anni è di nuovo fortemente investito di domande e responsabilità sull’identità dei giovani – ha spiegato ai presenti la psicologa Incurvati -. Il docente vuole e deve essere preparato, conoscere il linguaggio e il mondo dei giovani. Parlare di sessualità e affettività rispondendo alle loro profonde domande sull’amore è possibile».

«Conoscere le basi neurofisiologiche dell’amore, i compiti evolutivi dell’adolescente, la profonda relazione esistente tra valori e comportamenti, tutto questo è molto altro ci permette di entrare in una relazione di educazione affettivo sessuale».

«L’epoca postmoderna rivendica la possibilità dell’essere umano di vivere la propria sessualità in modo creativo e sempre più libero – ha continuato la relatrice -. Definire la dimensione sessuale nelle sue diverse componenti, risulta pertanto necessario per orientarsi e comprendere la fluidità delle generazioni più giovani».

«Nei nostri incontri ci rendiamo conto che i giovani sono sempre più affamati di senso, relazioni autentiche e sono curiosi e pieni di domande circa le problematiche dell’identità e dell’affettività – ha concluso il collega Di Marco -. La scuola è il campo privilegiato dove incontrarli e portare loro le risposte che ci chiedono, per questo è fondamentale preparare genitori ed insegnanti ad affrontare questo importante impegno».

Carli: «Applichiamo la legge regionale per prevenire il disagio giovanile»

Fondamentale l’alleanza tra scuola e famiglie con il contributo di psicologi e pedagogisti

«Apprendiamo con dolore del suicidio della ragazza tredicenne di Monopoli; come presidente del Forum di Puglia e come madre mi sento fortemente toccata da vicende luttuose come queste che, come comunità, devono farci interrogare su ciò che può provocare il loro verificarsi.

Come realtà associativa ci sentiamo spinti a farci carico in prima persona e a non abbandonare i ragazzi alla solitudine che lo schermo di un telefono cellulare offre loro, ma è necessario fare rete il più possibile per avviare i giovani verso il futuro.

Lo aveva scritto chiaramente il filosofo Umberto Galimberti secondo cui questa generazione soffre per la mancanza di un senso da dare alla vita che valga l’impegno chiesto: vivere. Lo abbiamo visto in questi ultimi anni quando è esploso il disagio di tanti adolescenti nelle relazioni, nella fatica di crescere, lavorare, amare e progettare il proprio futuro, fino a portarli a compiere gesti estremi: darsi la morte.

A tal proposito vogliamo ricordar i contributi emersi dalla dirette Facebook sul disagio degli adolescenti tenutesi lo scorso 9 marzo e il 13 aprile sullo sportello Pugliaforfamily.it dove è stata già denunciata la precaria condizione dei giovani dovuta a guerra e pandemia ed è emersa la necessità urgente di una alleanza tra istituzioni, scuola e famiglia per prevenire il disagio dei più giovani e intervenire con misure di sostegno psicologico. Questo si può ottenere grazie a una maggiore presenza di psicologi e pedagogisti nelle scuole del territorio, così come previsto in Puglia dalla legge regionale 31 del 2009.

La Politica esprime e rappresenta la comunità civile, oggi impegnata più che mai a riflettere sul suo compito fondamentale: l’educazione. Dobbiamo farlo insieme: famiglie, scuole, istituzioni e comunità civile rimettendo la testa su ciò che dà valore e senso alla vita.

Il Forum si augura che questa vicenda terribile possa essere il solco per gettare nuove speranze nel futuro sulla base di atteggiamenti più attenti da parte della comunità».

Giovani, Forum famiglie: al via il 9 marzo la diretta sul disagio adolescenziale

Il peso della pandemia e il benessere mentale delle nuove generazioni.  Si discuterà di questo mercoledì 9 marzo dalle ore 19:00 alle ore 20:30 sulla pagina Facebook dello Sportello  www.pugliaforfamily.it durante la diretta:  «Il disagio degli adolescenti e la pandemia: un’emergenza sociale ed educativa» (https://www.facebook.com/302664008636758/posts/302663988636760) nata dalla collaborazione delle scuole pugliesi e il Forum delle associazioni familiari per descrivere le molteplici facce del disagio giovanile vissuto durante gli ultimi due anni dai ragazzi a causa del Covid.

Alle ore 19:00 apriranno l’incontro i contributi della vicepresidente Anpe (Associazione nazionale pedagogisti italiani) Tiziana Conte con l’intervento: «Approcciare il dialogo a scuola e in famiglia» che sarà dedicato alle metodologie per aiutare i giovanissimi a confrontarsi con gli adulti, seguirà quello della docente di Neuropsichiatria infantile dell’università di Bari Maria Giuseppina Petruzzelli: «Volti e numeri della psicopatologia ai tempi del Covid» che tratterà i numeri raggiunti dalle malattie psicologiche legate al Covid nel passato biennio.

Seguiranno alle ore 19:30 le testimonianze della dirigenti scolastiche di alcune scuole superiori baresi:  «Il malessere dei ragazzi» esposto dalla professoressa Tina Gesmundo del liceo scientifico “Salvemini”, «Il sostegno ai genitori e la necessità di creare alleanze educative tra scuola e famiglia» contributo della professoressa Santa Ciriello del liceo classico “Socrate”, infine la professoressa Eleonora Matteo del istituto tecnico tecnologico “Pitagora”  illustrerà «La necessità di formazione dei docenti».

Si stima che nel 2019 la percentuale degli accessi in pronto soccorso per problematiche urgenti di tipo psichiatrico sia significativamente aumentata passando dal 46% nel 2019 al 52% nel 2020 fino al 70% nel 2021 con un accrescimento di quadri clinici di tipo depressivo con ideazione suicidaria passati dal 7% nel 2020 al 23% nel 2021. In amento anche i comportamento di tipo autolesivo passati da un 14% nel 2019 al 17% nel 2021.

«Questo evento nasce dal lavoro svolto dal Forum delle associazioni familiari negli ultimi anni nelle scuole, a sostegno della genitorialità e nell’ottica di favorire alleanze educative fra scuola e famiglia – ha dichiarato la presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia Lodovica Carli -. Proprio la ricchezza di questa collaborazione ha indotto numerosi docenti, dirigenti scolastici e genitori a segnalare allo Sportello e al Forum i numerosi episodi di disagio psicosociale evidenziatisi in bambini, adolescenti e giovani in questi anni di pandemia. Il lockdown prima, la didattica a distanza e l’isolamento vissuto da molti ragazzi hanno favorito l’emersione di un disagio certamente preesistente all’epidemia da Covid, ma rispetto al quale essa ha fatto da autentico detonatore. Probabilmente tutto questo ha le sue radici in un contesto culturale caratterizzato dalla mancanza di certezze e da una diffusa solitudine che priva il ragazzo o il giovane della capacità di credere in se stesso e di costruire relazioni e futuro, questo non può non interpellare con urgenza tutta la società a partire da famiglie e scuole»

Lo Sportello virtuale per le famiglie Pugliaforfamily nasce con l’obiettivo di informare le famiglie sulle opportunità che offre la Regione Puglia in merito ai provvedimenti propri del Piano di politiche familiari. Lo sportello è un servizio previsto dal piano regionale per le politiche familiari.

Il Forum delle associazioni familiari è una associazione italiana di orientamento cattolico a carattere nazionale e con sedi regionali che porta avanti la promozione di politiche familiari secondo quan  to indicato dalla Carta dei diritti della famiglia siglata dalla Santa Sede nel 1983. Esso nasce nel 1992 con lo scopo di portare alla luce della discussione politica italiana la famiglia come soggetto sociale.

Giovani e lavoro, il Forum dà il via ai laboratori del progetto Accogli

Dalla scuola alla comunicazione tra genitori e figli. Ecco alcune delle tematiche che verranno affrontate nei laboratori del progetto Accogli, percorso formativo elaborato dal Forum nazionale delle associazioni familiari e finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali per avvicinare i ragazzi dai quattordici ai diciannove anni d’età al mondo del lavoro e far sviluppare loro competenze sulla cittadinanza attiva.  Le attività previste dalla ripartenza del progetto (interrotto in primavera per il diffondersi del virus covid19 in Italia) saranno effettuate in didattica a distanza tramite l’uso della piattaforma Zoom e comprenderanno tre incontri di otto ore di insegnamento frontale pensate per i ragazzi e i genitori.

Si riparte lunedì 22 giugno con l’invio della diretta dell’ex direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Puglia Lucrezia Stellacci A scuola ai tempi della pandemia dove si parlerà di organizzazione scolastica in vista dell’avvio del nuovo anno, succederà a questa la lezione video con il professore ordinario di pedagogia all’università di Bari Loredana Perla La relazione genitori-figli in quarantena, qui si spiegherà ai padri e alle madri come sostenere i loro figli nei doveri scolastici durante la pandemia scatenata dal virus covid19.

Seguirà giovedì 25 giugno l’inoltro della lezione del professore ordinario dell’università Cattolica di Milano Alessandro Rosina L’energia vitale dei giovani per la ripresa che tratterà l’apporto fondamentale delle nuove generazioni al mercato del lavoro globale. Infine martedì 30 giugno dalle ore 16.00 alle ore 18.00 si terrà una webinar coordinata dalla formatrice del progetto Accogli Emanuela Megli e dallo studente Domenico Martelletto su comunicazione e relazione, i nuovi rapporti e la comunicazione positiva.

«È molto importante aiutare ragazzi e genitori a maturare e crescere in un atteggiamento costruttivo e responsabile di cittadinanza attiva – ha dichiarato Lodovica Carli, presidente regionale del Forum delle associazioni familiari della Puglia – i problemi non si risolvono solo lamentandosi ma mettendo sul campo un atteggiamento positivo verso il bene comune, tante famiglie insieme lo possono fare di più. Questo è il senso che vogliamo dare al progetto Accogli»

La formatrice del progetto Emanuela Megli parla di cittadinanza globale durante il percorso della formazione