Dalla scuola alla comunicazione tra genitori e figli. Ecco alcune delle tematiche che verranno affrontate nei laboratori del progetto Accogli, percorso formativo elaborato dal Forum nazionale delle associazioni familiari e finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali per avvicinare i ragazzi dai quattordici ai diciannove anni d’età al mondo del lavoro e far sviluppare loro competenze sulla cittadinanza attiva. Le attività previste dalla ripartenza del progetto (interrotto in primavera per il diffondersi del virus covid19 in Italia) saranno effettuate in didattica a distanza tramite l’uso della piattaforma Zoom e comprenderanno tre incontri di otto ore di insegnamento frontale pensate per i ragazzi e i genitori.
Si riparte lunedì 22 giugno con l’invio della diretta dell’ex direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Puglia Lucrezia Stellacci A scuola ai tempi della pandemia dove si parlerà di organizzazione scolastica in vista dell’avvio del nuovo anno, succederà a questa la lezione video con il professore ordinario di pedagogia all’università di Bari Loredana Perla La relazione genitori-figli in quarantena, qui si spiegherà ai padri e alle madri come sostenere i loro figli nei doveri scolastici durante la pandemia scatenata dal virus covid19.
Seguirà giovedì 25 giugno l’inoltro della lezione del professore ordinario dell’università Cattolica di Milano Alessandro Rosina L’energia vitale dei giovani per la ripresa che tratterà l’apporto fondamentale delle nuove generazioni al mercato del lavoro globale. Infine martedì 30 giugno dalle ore 16.00 alle ore 18.00 si terrà una webinar coordinata dalla formatrice del progetto Accogli Emanuela Megli e dallo studente Domenico Martelletto su comunicazione e relazione, i nuovi rapporti e la comunicazione positiva.
«È molto importante aiutare ragazzi e genitori a maturare e crescere in un atteggiamento costruttivo e responsabile di cittadinanza attiva – ha dichiarato Lodovica Carli, presidente regionale del Forum delle associazioni familiari della Puglia – i problemi non si risolvono solo lamentandosi ma mettendo sul campo un atteggiamento positivo verso il bene comune, tante famiglie insieme lo possono fare di più. Questo è il senso che vogliamo dare al progetto Accogli»