Il Forum delle associazioni familiari, in rappresentanza delle 500 associazioni che lo compongono, è stato ascoltato oggi dalla Commissione Istruzione della Camera in tema di educazione di genere.
«Eliminare le discriminazioni? È senz’altro doveroso, specie nell’ambiente scolastico» spiega il vicepresidente Maria Grazia Colombo che ha guidato la delegazione del Forum. «Per questo occorre combattere le “discriminazioni di genere” ma non si possono tralasciare altre tipologie ben più diffuse come quelle causate da razzismo o intolleranza religiosa. Secondo i dati Ocse 2014 in Italia su 596 casi di discrimazione accertati la grande maggioranza (413) dipende da razzismo e xenofobia, 153 da intolleranza religiosa e solo 27 riguardano l’orientamento sessuale. Se c’è un’emergenza educativa essa riguarda quindi tutti questi temi e su tutti si dovrebbe intervenire con uguale attenzione e determinazione. In caso contrario sarebbe proprio lo Stato a rendersi responsabile di una nuova forma di discrimazione: la discriminazione delle discriminzioni.
«Quattro i punti essenziali raccomandati ai deputati: la valorizzazione della primaria titolarità educativa dei genitori, il rispetto delle differenze culturali ed educative, la garanzia del pluralismo scientifico e pedagogico, la piena volorizzazione dell’autonomia delle scuole.
«Abbiamo anche sottolineato come nelle proposte di legge presentate manchi ogni riferimento al coinvolgimento delle famiglie nella corresponsabilità educativa, prevista dalla Costituzione, ma spesso dimenticata.
«Occorre anche che le famiglie siano più presenti e pronte a collaborare e stabilire alleanze contro discriminazioni e violenza di ogni natura» ha concluso Colombo. «E non è un caso che il ritorno alla presenza dei genitori negli organi collegiali sia uno dei temi al quale come Forum stiamo dando in questa fase la massima attenzione attraverso il progetto Immischiati».
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