“Ci rendiamo conto della difficoltà di fare politica in questo Paese, ma non possiamo lasciare stare le questioni che riguardano la famiglia, che dev’essere un soggetto da proteggere e da sostenere”. Così il presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, Francesco Belletti, che il 29 aprile scorso, alla Biblioteca “Ricchetti” di Bari, ha aperto il confronto con i candidati a Governatore di Puglia organizzato dal Forum regionale. “La nostra è una posizione di realismo – ha detto Belletti -. Abbiamo una vertenza famiglia che dev’essere sulle scrivanie di chiunque si occupi di territorio”.

“Sempre di più – ha spiegato – il livello regionale è importante per la famiglia”; ecco perché non può cadere nel nulla la richiesta di “un piano sanitario dentro cui ripensare il ruolo dei consultori, un piano per la conciliazione e l’armonizzazione famiglia-lavoro”. “Ci sono strategie – ha detto – che si devono mettere in piedi anche in tempi di crisi”, per esempio, “rinnovando un patto famiglia-impresa”, oppure sostenendo “la libertà di educazione” e “rivedendo il concetto di equità fiscale”.

“Quanto i servizi sono in grado di sostenere la coppia e la famiglia?”, si è chiesto Belletti. Oppure, “c’è un progetto di protezione della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale? Ci sono tasse e tariffe che possono essere amichevoli nei confronti delle famiglie?”, tra le domande del Presidente nazionale del Forum. Ecco perché, ha chiesto con forza Belletti, “un sistema territoriale deve fare le sue scelte”, perché siamo al paradosso che “basta fare un figlio in più per diventare poveri”.

Nell’occasione è stato presentato il Manifesto predisposto dalle associazioni familiari, “per una regione a misura di famiglia”. E’ stato chiesto soprattutto che “le politiche familiari entrino a pieno diritto nel dibattito politico”, insieme ad una “serie di interventi mirati, tendenti al benessere delle famiglie, all’equità sociale ed alla crescita economica della comunità regionale”. C’è bisogno, si è detto, di favorire “politiche per la promozione di un’alleanza locale per la famiglia, con una concreta attuazione dei distretti famiglia”, con un “nuovo fisco, ticket sanitari e tariffe modulate a seconda dei carichi familiari, politiche per la natalità e di tutela della gravidanza, sviluppo di un welfare generativo, conciliazione famiglia-lavoro”.

“Sul tema della famiglia, spesso, il Paese appare il luogo della sordità – ha detto il candidato presidente del centrosinistra Michele Emiliano -. Un interesse vero verso questi obiettivi non si è mai visto, mentre le famiglie hanno bisogno di lavoro, servizi, trasporti efficienti, di luoghi per i bambini”. Secondo la candidata cinquestelle, Antonella Laricchia, la famiglia, “meriterebbe finanziamenti che spesso vengono spesi in costi della politica”. “A mio parere – ha detto – la soluzione ad una crisi che non è solo economica è nel senso di comunità e la famiglia rappresenta la soluzione al problema”. Per Francesco Schittulli, candidato del centrodestra, invece, “la famiglia è un luogo da promuovere e sostenere, attraverso leggi che esaltino il primo luogo dove si va a formare l’uomo di domani”. Soprattutto perché “genitori e nonni sono gli ammortizzatori sociali per i giovani”, soprattutto in Puglia, dove c’è il “59 per cento di disoccupazione giovanile”. Assenti all’incontro Adriana Poli Bortone, candidata forzista, convocata d’urgenza ad Arcore, e Michele Rizzi, di alternativa comunista, che hanno inviato un messaggio.

I candidati presenti hanno sottoscritto il manifesto e lo hanno fatto proprio, inserendolo nei contenuti della loro campagna elettorale. Solo Michele Emiliano non ha sottoscritto la parte relativa alla questione del gender delle scuole, in cui il Forum chiede “di garantire ai genitori di valutare programmi, progetti e percorsi formativi offerti ai propri figli e, non ultimo, per evitare che lo “Stato Pedagogo” imponga non solo regole, ma anche ideologie (vedi gender) da diffondere attraverso la scuola”.

“Non consideriamo la famiglia una realtà residuale”, ha chiesto Lodovica Carli, Presidente pugliese del Forum delle Associazioni Familiari, che ha chiesto “un tavolo permanente” al prossimo governo regionale. Perché la famiglia “continua ad essere il nucleo di coesione fondamentale della nostra società ed oggi può continuare ad essere motore di sviluppo sociale”. “Bisogna aiutare il contesto delle relazioni familiari e il contesto della famiglia – ha continuato -. Vorremmo si creasse una forza trasversale family friendly e vorremmo che la voce delle Associazioni fosse ascoltata di più perché affrontare questi temi vuol dire dare sviluppo al territorio”.

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