Ci siamo.
Inizia sabato 18 febbraio, “Comunicare la bellezza dell’amore umano”, il percorso formativo sui temi dell’identità, affettività e sessualità che il Forum delle Famiglie di Puglia e l’UCIIM regionale propongono a docenti, genitori, educatori, in collaborazione con le articolazioni regionali di Age, Agesc, Disal, Segnaletica Famigliare, Anspi, Associazione “Oltre le nuvole” e le Commissioni regionali di Pastorale Familiare e Scolastica e grazie al sostegno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, delle Università degli Studi di Bari e del Salento.

Il percorso nasce dalla profonda consapevolezza della necessità di investire sugli educatori, genitori e docenti in primis, fondamentali riferimenti ed accompagnatori della crescita di un adolescente.
Educare infatti è sempre, per chi accompagna un adolescente o un giovane nel suo percorso maturativo, comunicare un orizzonte di riferimento ed un universo di significati.
La sfida dell’educare, cioè, presuppone e comunica, anche in una società liquida come la nostra, il riferirsi ad un orizzonte antropologico comune, il concetto e l’esperienza di una comune natura umana, all’interno della quale riflettere e giungere a significare la propria identità, le proprie emozioni, i propri sentimenti, il proprio personale progetto di vita.

Questo è particolarmente vero quando si affrontano dimensioni costitutive della persona umana come l’affettività e la sessualità. Esse fanno parte dell’identità di ogni persona ed al tempo stesso la rivelano a se stessa, evidenziandone l’imprescindibile domanda di significato.
Non può meravigliare quindi l’inadeguatezza di approcci “tecnico-informativi” nell’accompagnamento dei giovani alla scoperta di queste dimensioni, che spesso rivelano la loro inefficacia nel perseguire gli obiettivi prevalenti di queste proposte; così come quella utilizzata dalla cosiddetta ideologia gender, che intende rimuovere la differenza sessuale come se fosse un problema e non una fondamentale risorsa (papa Francesco).

Occorre generare una nuova cultura che porti alla riscoperta ed alla valorizzazione della dimorfismo sessuale, per un dialogo rinnovato fra uomini e donne della nuova generazione, capace di modellare le relazioni interpersonali secondo criteri antitetici rispetto ad ogni forma di possesso e di violenza, in grado di interpellare l’economia ed il mercato del lavoro secondo criteri di valorizzazione della differenza sessuale e di armonizzazione fra vita familiare ed esigenze lavorative.

E’ un compito enorme, che non può certo esaurirsi con la proposta di un corso, il quale però può aiutare a costruire un soggetto capace di presenza e di proporre bellezza alle nuove generazioni: la bellezza, appunto, dell’amore umano.

Obiettivo fondamentale del presente percorso è la costruzione di una rete di educatori consapevoli dell’importanza del loro compito nei confronti delle nuove generazioni e desiderosi di portare nelle scuole, anche tramite il progetto “Immischiati a scuola”, proposte educative in grado di accompagnare efficacemente ragazzi, adolescenti e giovani alla scoperta della loro identità, affettività e sessualità.

In questa prospettiva, al termine del corso sarà nostra attenzione continuare ad accompagnare la crescita di questo soggetto educante e la sua presenza nelle scuole, anche tramite momenti di confronto, di ulteriore approfondimento, di elaborazione di proposte da portare in famiglia, a scuola, in parrocchia, all’oratorio…

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