Si celebra oggi la Giornata europea della solidarietà tra le generazioni, un segnale positivo tra i tanti negativi che arrivano quotidianamente dall’Unione. Per rendere più pregnante il significato di questo evento una serie di associazioni (tra le quali la Coface, Confederazione europea delle organizzazioni familiari) hanno sottoscritto una piattaforma per ricordare all’Europa la necessità di affrontare la sfida demografica e migliorare i rapporti intergenerazionali in un Continente che sta drammaticamente invecchiando. Strada obbligata per garantire un futuro sostenibile a tutti noi.
Le società più avanzate hanno già mostrato le tragiche conseguenze della crisi della famiglia sia in termini umani e sociali che economici e demografici. InItalia l’inverno demografico impegna pesantemente il sistema di welfare, penalizza le opportunità di sviluppo, condiziona un Paese che appare bloccato, con fenomeni di iniquità intergenerazionale, di blocco della mobilità sociale, di democrazia incompiuta e di gerontocrazia tutti ancora da sconfiggere. Un’urgenza che i vari governi hanno preferito tenere ben chiusa nel cassetto. Ed invece si tratta di un fronte sul quale si gioca in larga parte il futuro del nostro Paese e del mondo occidentale.
Positivo è il segnale che arriva oggi dalle Istituzioni europee, ma positivo è anche che il 15 maggio prossimo si celebri anche in Italia la Giornata internazionale della famiglia, indetta dall’Onu. Il titolo della riflessione proposta da Forum e Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio sarà “Il futuro del Paese è nell’alleanza tra le generazioni”, un dibattito al quale sono stati invitati esponenti del governo (Poletti, Lorenzin, Biondelli) e delle Istituzioni (Siniscalchi, Saccone), studiosi del settore (Luigino Bruni, Lumsa, Marco Livia, Iref), esponenti del mondo associativo.

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