Alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 16 novembre scorso nel Santuario di Sant’Antonio a Bari è stata organizzata una tavola rotonda dedicata proprio al tema della tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi durante il periodo della pandemia. Sono intervenuti, su invito della fraternità dei frati di Sant’Antonio di Padova di Bari e dell’Associazione Famiglia per tutti Odv, il Comune di Bari con il presidente del I Municipio Lorenzo Leonetti; l’Unicef con Michele Corriero; il Forum delle Associazioni familiari di Puglia con la presidente Lodovica Carli; la psicoterapeuta dell’età evolutiva Donatella Loiacono dell’associazione Restart tutela e promozione della salute; e Terry Marinuzzi dell’APS Scuole diffuse di Puglia.
Ognuno dei relatori ha dato il suo prezioso contributo su quanto sta accadendo in Italia e nel mondo a causa del Covid-19, sia attraverso la competenza specifica professionale, sia con la personale esperienza di genitore e volontario.
Il dottor Corriero ha illustrato il grosso sforzo che Unicef sostiene per la battuta d’arresto dell’attività di promozione e sensibilizzazione sui diritti dovuta alla pandemia. Ciò rende difficoltoso continuare i progetti nei vari Paesi in povertà per la costruzione di scuole e presidi ospedalieri. Ha inoltre espresso preoccupazione sulla popolazione mondiale dei bambini e dei ragazzi, vittime principali delle diseguaglianze, dei conflitti, delle migrazioni forzate. Le loro condizioni di vita sono state rese ancor più critiche dalla pandemia, fino a metterne a repentaglio la stessa vita. Ha citato le situazioni in Africa, in Yemen e in Siria, oltre alla gravissima crisi afgana, che richiede un’attenzione speciale per le condizioni delle bambine e delle donne. A tal riguardo, è stato presentato da una volontaria
di Unicef, Rachele, il progetto “Adotta una pigotta”, che consente l’acquisto di un kit salvavita e promuove la campagna “Covix” per inviare vaccini contro il Covid ai Paesi in povertà sanitaria ed economica.
La dottoressa Loiacono ha presentato poi i dati delle ultime ricerche sugli effetti psicologici del lockdown e del distanziamento, in particolare con l’arresto delle attività ludiche e di socializzazione dei bambini e dei ragazzi durante il periodo pandemico. Emergenziale è il dato sul fenomeno delle depressioni negli adolescenti e di come sia aumentato il numero dei suicidi tra i ragazzi. Uno sguardo più attento sulla Puglia vede la nostra regione tra le prime ad avere bambini affetti da obesità, da ansia con disturbi dell’alimentazione derivanti da situazioni conflittuali intrafamiliari che con la pandemia si sono acuite, nonché dalla cattiva gestione dello stato di preoccupazione generato dagli adulti riferimento, incapaci di rassicurarli nel periodo di massima restrizione e chiusura di tutte le attività sociali. A riguardo, un approccio nuovo viene proposto come promozione della salute istituendo servizi di ascolto per le famiglie, soprattutto per gli adolescenti.
La voce delle famiglie ha trovato spazio nell’intervento della dottoressa Carli, che ha parlato del diritto alla vita, a nascere. Purtroppo nel nostro Paese, e in Puglia particolarmente, il quadro è allarmante: sulle stime siamo il Paese con meno nati, con meno futuro. Occorre dunque invertire immediatamente la tendenza generando figli, creando futuro e con esso capitale sociale. Sono stati toccati tutti gli aspetti e le prassi negative, a iniziare dall’inadempienza della politica, che non investe nella famiglia, non la sostiene con politiche che promuovano ed incoraggino le coppie a fare figli pur desiderandoli. Il nostro sistema Paese non crea sicurezza e stabilità economica, addirittura in Italia mettere al mondo il secondo figlio è spesso causa di povertà. La maternità non è tutelata, anzi, non di rado è motivo di licenziamento preventivato da parte del datore di lavoro. Ma soprattutto non trova conforto la solitudine delle donne con maternità difficili, che avrebbero bisogno del massimo sostegno, ma che spesso sono abbandonate a se stesse. Resta disattesa e inattuata, nella sua parte preventiva, la legge 194.
A riguardo, la presidente Carli ha rivolto un accorato appello alle istituzioni e alla politica affinché investano in politiche di sostegno, che aiutino soprattutto i giovani nel loro progetto di crearsi una famiglia, contrastando così la grave denatalità che attanaglia l’Italia e la Puglia.
Nel suo intervento, la dottoressa Marinuzzi ha portato la sua esperienza nell’ambito del sistema scuola che, pur facendo grossi sforzi, non ha tenuto durante la pandemia, anche per la discutibile decisione in Puglia di chiudere gli istituti. Ha poi raccontato l’iniziativa dei comitati dei genitori e la nascita dell’APS Scuole Diffuse di Puglia, che propone nel processo di formazione integrale dei propri figli la collaborazione con la scuola attraverso progetti con nuovi percorsi e moduli di apprendimento in spazi alternativi e metodo individualizzato.
Il Comune, in particolare il I Municipio, continua a essere vicino alle famiglie disagiate e con figli in difficoltà, coordinando e aiutando il volontariato nelle azioni di sostegno materiale.
La riflessione si è conclusa con la considerazione che la tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi non possa prescindere dalla tutela del loro diritto al futuro. Non c’è futuro senza bambini, non c’è speranza senza le giovani generazioni. Quindi non ci sono scappatoie, l’invito è a impegnarsi tutti: istituzioni civili ed ecclesiali, politica, scuola, famiglie e associazioni, per promuovere la cultura dell’accoglienza e della cura dei più piccoli in formazione, costruendo per loro un futuro in rete con azioni comuni e sussidiarie per il bene di tutta la comunità umana.