Il Forum è in prima linea nel dibattito sociale, prima ancora che politico, sul ddl Cirinnà. La conferenza stampa al Senato “Donne per le donne. L’utero in affitto non è un diritto o un traguardo di progresso civile” ha registrato un numero di adesioni notevole. Tante donne dell’associazionismo, della cultura e della politica concordi nel ribadire il proprio “no” a qualsiasi apertura legislativa alla pratica dell’utero in affitto, per dare voce a quelle donne che ne sono vittime.

“Siamo convinte che la maternità surrogata cancella il lungo cammino di battaglie per la dignità della donna; e riporta le donne in difficoltà economica ad una schiavitù che avevamo dimenticato. I bambini non sono merce”: ha detto la vice presidente del Forum Maria Grazia Colombo che ha infine aggiunto: “Guardiamo con speranza all’Assise per l’abolizione universale della maternità surrogata in programma il 2 febbraio a Parigi. Oggi le donne italiane hanno voluto lanciare un appello che travalica il nostro Paese e che si unisce alle altre voci che, oltralpe, si apprestano  a riaffermare la piena dignità della donna mentre in Italia ci si appresta e a legiferare in senso contrario“.

“La maternità surrogata trova spazio solo dove il figlio viene considerato un oggetto” ha spiegato Emanuela Giacobbe nel suo intervento. “In ogni caso la pratica dell’utero in affitto non può non andare a collidere con il principio che è ormai riconosciuto dal diritto che è considerata madre colei che partorisce”.

Per Daniela Notarfonso che ha tenuto la seconda relazione “La maternità surrogata è il più artificioso tra i metodi di procreazione che da un punto di vista sociologico segna il ritorno della colonizzazione occidentale su popolazioni neppure troppo lontane dalle ricche città europee. 

“I mesi della gravidanza sono i più importanti per lo sviluppo del bambino” ha concluso Notarfonso “ma se quei mesi trascorrono praticamente in un’incubatrice che non prova e non trasmette nulla quale sviluppo potrà avere quel bambino”.

Molto apprezzati dalla platea anche gli interventi delle numerose senatrici e deputate presenti.

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